Il nome, non per palati raffinati ma molto simpatico, rimanda magari a una vecchia piola arredata alla buona.Invece la "Ca' dal Porc " si trova in un bel casale, con volte di mattoni alle pareti, di atmosfera rustica ma ben curata e dove sono protagonisti tanti maialini di legno, ceramica, plastica, disposti su diverse bacheche o raffigurati in quadri alle pareti.Si capisce immediatamente che questa è la Casa del Porco, non c'è bisogno che nessuno te lo spieghi. Gradevole quindi l'ambiente, molto educate e disponibili le due cameriere e lo stesso gestore. Con mia moglie dedichiamola serata ai borlenghi ed alle crescentine. Ci portano due borlenghi che sono il fiore all'occhiello del locale : in effetti sono molto buoni, ben conditi, morbidi al centro e più secchi ai bordi, comunque non si polverizzano mentre li mangi come può capitare in altri locali. A seguire crescentine, non male, ma per me un po' troppo secche, affettati (prosciutto, salame, mortadella, coppa), discreti, stracchino e poi due intingoli, un umido di cinghiale, ottimo ed uno di somaro, appena assaggiato perchè piuttosto duro e poco saporito. Abbiamo bevuto il vino della casa, Riserva "La Purcheta" tanto per stare in tema, un onesto grasparossa di Castelvetro. Per finire due fragole al limone, due caffè ed un limoncello. Il posto è decisamente carino, dotato peraltro di un ampio parcheggio, la cucina a mio avviso potrebbe avere margini di miglioramento. In ogni caso i borlenghi che ti servono non si discutono e varrebbe la pena fermarsi lì anche solo per assaggiare quelli.
01/05/2015
avranno portato sicuramente su il prezzo i borlenghi, perchè per crescentine senza primi non mi pare economico