Conoscendo Graziano Re e le sue sculture di ghiaccio non ci sarebbe bisogno di alcuna premessa, Locanda del Re prende proprio il nome da chi ha creato questo ristorante che sorge alle porte del Parco Nazionale del Monte dei Sibillini.
Da anni la gestione è sulle spalle della moglie e dei figli che hanno dato un’impronta moderna al locale pur rimanendo legati ai prodotti del territorio.
In questa recensione parleremo proprio di una di queste novità, il “giropizza” del mercoledì sera, che richiama il “tutto esaurito” anche non in stagione.
Al prezzo di dodici euro viene proposto un menù che comprende patatine fritte, pizza di diversi gusti e bevanda (bibita o birra) e vai con pizza a volontà.
Noi ci fermeremo al primo giro, ma la frase di Leonardo “Ve fermate a una? V’arrendete subito?” mi ha fatto ricordare che in passato di pizze ne avevo mangiate anche tre !!!!!
Ripartiamo con ordine, siamo in cinque, ma uno di noi andrà sul “classico”, olive all’ascolana (poche sera prima ci eravamo fatti servire un fritto misto all’ascolana che era uno spettacolo) e panzerottini ripieni di carne tartufati (raviolini piccolissimi, conditi con pochissima panna e tantissimo tartufo scorzone, che qualitativamente non sarà eccelso ma rende questo piatto inimitabile.
Per gli altri quattro invece si parte con una mega porzione di patate fritte assolutamente perfette e poi quattro pizze tagliate a spicchi plurigusto, abbiamo quella margherita e napoletana, quella ananas e pancetta e quella mortadella e aceto balsamico, poi la pecorino e pere e la radicchio e noci, infine la capricciosa assieme alla tirolese. La pizza è da sempre sottile ma non croccante, morbidissima e sapientemente cotta nel forno a legna.
Da bere una bottiglia di coca da 1.5 (in PET) ed un paio di birre Moretti da 0,66 oltre ad una bottiglia di acqua minerale.
Ma non ci fermeremo al “pattuito” ed aggiungeremo, una porzione di melone (per essere i primi, non male), una crema catalana servita fiammeggiante, uno splendido tiramisù, un cestino di cioccolato alle pere ed un semifreddo al torroncino che faranno lievitare leggermente il prezzo.
Sarà che lo frequento da anni, sarà che ormai siamo “quasi amici”, io qui ci torno sempre volentieri e mangio sempre in maniera più che apprezzabile, fra i vari piatti del menù mi permetto di segnalare il “cinghiale al rosso piceno” e gli “spaghetti ai gamberi di fiume”.
Servizio sempre rapido ed attento, due battute che diventano anche tre o quattro, direi che stasera ci fermiamo a cinque cappelli.
16/06/2015
Come nella rece precedente!!! Ma dove li trovi siti posti?? Ci vai spesso? Ottimo e ciao!!!!