Voglia di giappo: con una collega andiamo all’Yi in Ciro Menotti. In realtà, avevamo intenzione di andare all’Amicizia ma, essendo entrambi senza macchina, ripieghiamo per un giappo in Centro. Ma la delusione è stata tanta.
Premetto che ero già stato una sera all’Yi, trovandomi bene: buona varietà di piatti, porzioni generose, servizio cordiale…. L’esatto opposto di oggi a pranzo.
Ci presentiamo, previa prenotazione, pochi minuti prima delle 13.00: il locale era quasi deserto, ma presto si riempirà. L’ambiente è sicuramente fashion e curato, soprattutto la saletta interna con il tavolo basso, sotto il livello del pavimento. Ma oggi eravamo sistemati in un tavolino all’ingresso, comunque spazioso.
A pranzo il locale propone la formula “all you can eat” a 10,90 Euro, oltre bevande. Il menu del pranzo è oltre modo ridotto, pochissimi piatti, scelta ridottissima.
Appena seduti, una gentile cameriera (forse la titolare?) ci porta il menu e ci chiede il bere: un’acqua per la mia collega, una birra giapponese per me. Dopo di che ripassa per gli ordini: i piatti da me scelti sono:
- sashimi di salmone: all’arrivo del piatto, riesco a trattenere a fatica una espressione di “stupore”: si tratta di tre (di numero) microscopiche fettine di salmone, di colore rosa pallido, che, al palato, si riveleranno totalmente insapori (nonostante le abbia letteralmente inzuppate nella salsa di soia): nulla a che vedere con altri, dove il sashimi di salmone, a pranzo, si compone di una dozzina di spesse e saporite fette di salmone, dall’invitante caratteristico colore;
- spaghetti udon con verdure: piattino di modesta quantità, con verdure crude e inondato il tutto da una non meglio identificabile salsa agrodolce, che copriva ogni sapore;
- salmone alla piastra: sottilissima fettina di salmone rosa pallido, ricoperto da una salsina agrodolce, totalmente insapore (ho dovuto intingerlo nella salsa di soia per dargli un qualche gusto);
- spiedini di pollo: microscopici spiedini (c’era praticamente solo il bastoncino dello spiedo, con un accenno di carne attorno), piuttosto insapori, ricoperti di glassa agrodolce.
Affamato e insoddisfatto, richiedo il menu per un secondo giro: non trovando, tra i pochi piatti del pranzo, null’altro che mi piacesse, ripeto un salmone alla piastra, che mi verrà portato nella solita ridotta (ed insapore) porzione.
Non ancora sazi, chiediamo nuovamente il menu che il cameriere, con un’aria piuttosto insofferente, ci porta. I miei nuovi ordini saranno:
- cotoletta di pollo con salsa agrodolce: forse l’unico piatto passabile, se non fosse per la salsa rossa (?) che inondava il tutto e che non si adattava per nulla al sapore del piatto;
- sashimi di salmone: il cameriere mi precisa (quantunque non vi fosse scritto sul menu) che a pranzo si può prendere un solo piatto (leggasi: tre micro-fettine) di sashimi di salmone, altrimenti lo si paga come extra. Al ché, ringrazio e rinuncio.
La mia Collega ha preso varie tipologie di uramaki (di salmone e di gambero), che ha definito “passabili”, ma nulla più.
Tutt’altro che appesantiti, e poco soddisfatti, ci presentiamo alla cassa, ove ci viene presentato un conto complessivo di Euro 30,80.
Tirando le somme, la “qualità” (insapore) del cibo e le “porzioni” inconsistenti mi indurrebbero a dare zero cappelli, ma l’ambiente ricercato e oltre modo pulito mi inducono a sbilanciarmi a un cappello. Anche perché c’ero stato una sera un annetto fa e la varietà e la qualità dei piatti era apprezzabile
Credo che l'Yi a pranzo non mi rivedrà.....