Sabato sera proviamo questa nuova pizzeria, sulla Circonvallazione a Crevalcore.
La location è molto suggestiva: all’esterno, c’è un ampio giardino con i tavolini; all’interno, vi è una spaziosa veranda, oltre ad un’altra sala. Lo stile del locale è molto fashion: la veranda presenta le travi in vista, l’ambiente è sui toni del grigio, con, alle pareti, stampe di frasi e massime d’autore. Anche i tavoli sono ben apparecchiati, con tovaglie bianche e tovagliolo a quadri rossi, sedie “vestite” da un leggero copri-sedia grigio, stoviglie di qualità.
A parte queste note positive, tutto il resto è stato un disastro. E mi rincresce davvero scriverlo, visto che il locale è gestito da ragazzi giovani che hanno avuto il coraggio, nonostante l'attuale situazione economica, di intraprendere una nuova attività.
Ma veniamo al dunque.
Ci presentiamo, previa prenotazione, alle 21.30 e veniamo fatti accomodare nella veranda, la quale si rivelerà, a causa del soffitto basso, estremamente rumorosa.
Sul tavolo sono già presenti i menu delle pizze, oltre a un foglietto “volante” con alcune proposte del giorno (qualche piatto di carne argentina).
Sono le 21.40: il cameriere passa per gli ordini. Optiamo tutti per la pizza e, da bere, una caraffa di coca, una di birra e due bottiglie di naturale. Una decina di minuti e arrivano le bevande.
E da questo momento, inizia l’attesa infinita.
Passano i minuti, a decine, e delle nostre pizze nemmeno l’ombra. Frattanto, la veranda inizia a svuotarsi, ma le nostre pizze continuano a latitare. Inganniamo l’attesa (di una caldissima giornata estiva) finendo la birra e la coca. Affamati, chiediamo ad una cameriera di portarci alcuni grissini. E l’attesa continua, interrotta soltanto da un’altra cameriera che ci chiede se vogliamo qualche dolce (???), al che rispondiamo che siamo ancora in attesa della pizza.
Finalmente, alle 22.50 (!) arrivano le pizze.
La mia, una quattro stagioni rossa tirata, mi ha, nonostante la fame, particolarmente deluso: pasta secca, dura e totalmente non lievitata, bruciata ai bordi, inondata da un pomodoro acido, con scarsissima farcitura e di bassa qualità.
Anche i miei amici non hanno per nulla gradito la loro pizza, e hanno rilevato lo stesso problema nell’impasto.
Nel mentre, finiscono i liquidi, e chiediamo un’altra caraffa di coca e di birra. Ma anche qui: latitanza….. Finiamo le pizze che le caraffe ancora non si vedono; al ché, fermiamo un cameriere e chiediamo che ci stornino le bevande aggiuntive, che tanto abbiamo già finito di mangiare.
Impauriti dai tempi biblici, non chiediamo né dolci, né caffè e ci dirigiamo diretti alla cassa per il conto: Euro 15,00 a testa.
In definitiva, il giudizio non può che essere negativo: servizio lento e, nonostante vi fossero tanti camerieri (in numero superiore rispetto alle normali pizzerie); pizza che non mi è piaciuta, veranda chiassosa.
Darò, tuttavia, un cappello (invece di zero), perché sabato era il giorno della Fiera di Crevalcore, quindi posso supporre che abbiano avuto un “surplus” di lavoro, che giustificherebbe, quanto meno in parte, la disorganizzazione del servizio e le pizze “tirate via”.
Veramente un gran peccato, perché i proprietari sono giovani, il locale è molto fashion e costituisce un buon potenziale, sfruttato non al meglio……
Tenterò, comunque, una prossima volta (non in periodo di fiera) per vedere se la situazione migliora….