Venerdì sera ritorno, dopo quasi due anni dall’ultima visita, a Cà del Rio a Casinalbo.
Il Ristorante è collocato all’interno di un complesso che comprende, tra l’altro, un Hotel, immerso nel verde delle campagne di Casinalbo. D’estate, è possibile cenare all’esterno, in un suggestivo gazebo immerso nel verde, che regala una magnifica (e romantica) vista sulle campagne circostanti. Tuttavia, causa prenotazione all’ultimo, la cameriera ci dice (con apprezzata correttezza sin dal momento della prenotazione) che c’è posto soltanto all’interno.
Veniamo fatti accomodare in una saletta a piano terra ben climatizzata, con un tavolo numeroso, ma per nulla chiassosa.
Dopo pochi minuti, una gentile cameriera ci porta i menu e, di lì a breve, passa per gli ordini, che saranno:
tortellini alla panna (io);
tortelli di patate con scaglie di pecorino;
insalata di pollo (assieme ai primi);
a seguire, gnocco e tigelle con affettato misto per due (che divideremo in tre).
Da bere: acqua naturale e una bottiglia di lambrusco l’“Acino” di Manzini.
Noto subito dal menu un particolare che un po’ mi “infastidisce”: gnocco e tigelle sono prezzati a pezzo (0,60 euro cadauno) e non a porzione. Mi sembra che per un locale tutto sommato “di livello” quale è Cà del Riò, ciò costituisca una “caduta di stile”.
Arrivano i primi: i miei tortellini sono minuti (come piacciono a me), tutti di forma diversa, il ché conferma che sono di produzione artigianale. La pasta è ben ruvida e di colore giallino (un po’ “pallidino”), il ripieno saporito e la panna, appena un velo, non ne copre il sapore. Piatto di buona qualità, anche se, per 10,00 Euro, mi aspettavo una porzione un po’ più generosa….
Il mio amico ha trovato i tortelli di patate “discreti”, pur avendone mangiati – a suo dire – di migliori in altri Ristoranti, l’insalata di pollo, piatto basico, era comunque di bell’aspetto.
Terminati i primi, la cameriera sparecchia e, dopo poco, ci porta gnocco, tigelle ed affettati.
Le tigelle erano deliziose: croccanti in superficie, all’interno “piene” e morbide come piacciono a me, ma non “mollicose”, impasto saporito. Anche il gnocco fritto era molto buono: pezzi rettangolari di media dimensione di pasta sottile, ben gonfi e per nulla unti, saporiti anche se mangiati senza salume.
Quanto ai salumi, per altro abbondanti, molto buono il prosciutto crudo e i ciccioli, discreta la coppa.
Terminiamo con un caffè, due limoncelli (poco "oleosi", quindi credo di produzione industriale) ed un assaggio di torte (per uno) che ci dividiamo, molto buone: il piattino comprendeva crostate di albicocca ed amarena, di produzione artigianale: la pasta frolla era ben riccca di burro (come piace a me) e le confetture di qualità.
Dopo alcune chiacchiere, andiamo alla cassa, ove ci presentano un conto di Euro 28,00 a testa.
Tirando le somme, nulla questio sulla qualità del cibo (soprattutto sul gnocco e tigelle), ma mi pare che il prezzo sia esagerato per la quantità e la tipologia dei piatti (ordinari e tutt’altro che ricercati) ordinati. E soprattutto mi pare eccessivo in confronto all’ultima visita, ove con bis di primi e gnocco e tigelle (e diverse bottiglie di lambrusco) avevamo speso Euro 25,00 a testa.
In definitiva, 3,5 cappelli per il cibo, che arrotonderò a tre per il conto che ritengo un po’ “salato”.
21/07/2015
Simone non so quante tigelle e pezzi di gnocco avete mangiato ma a me sembra che il prezzo propio salato non è, considerato i primi il secondo,poi il limoncello poi il caffè....mettiamoci il contesto di un bel posto al fresco bevendo un buon lambrusco... :wine: