Dice una mia amica che in montagna non si mangia all'aperto. Infatti è così, non ci sono locali all'aperto.
Questa estate (torrida) cercavamo un locale in montagna dove si potesse mangiare fuori. Non guardando dei muri, magari guardando il cielo.
Così siamo venuti qui. E siamo stati bene.
Abbiamo mangiato: un piatto di tagliatelle ai funghi e uno di tortelloni di ricotta al burro e salvia. Eros si chiedeva da dove venissero i funghi visto che non piove da secoli, forse surgelati, o secchi. Magari dal Trentino dove è piovuto. In ogni caso le tagliatelle erano buone, un bel piatto, pasta fatta in casa, buone. Anche i tortelloni, niente da ridire, un bel ripieno di ricotta di montagna, condite con molto burro e salvia.
Dopo un piatto di scaloppine ai funghi e un piatto di verdure grigliate.
Una zuppa inglese, buonissima. Fatta in giornata, leggermente squagliata, ma molto buona. Si vede che in cucina c'è una signora che ci sa fare.
Un lambrusco nero, della Cantina Cesi ( quelli dell'Otello) un Lambrusco con la schiuma, colore vinaccia scuro, fresco, in due abbiamo finito la bottiglia. Si chiamava Lambrusco Terre Verdiane, secondo me fa bene al cuore, all'anima, fa bene.