L’albergo dove alloggiamo, a Limburgo, ha un ampio ristorante aperto anche a clienti non dell’hotel. Il locale, in omaggio al suo nome, ha alle pareti quadri che illustrano la vicenda del bel romanzo “Il piccolo principe”; è arredato con fine eleganza, i tavoli sono distanti e apparecchiati con cura, non è il classico e rustico ristorante tedesco. Anche il servizio cerca di distinguersi, infatti insieme alle bevande (noi, stanchissimi per il viaggio, prendiamo solo una bottiglia di acqua, che poi qui costa più della birra!) ci portano un’entrée (tortino di mousse di carne di pollo con formaggio e, udite udite, gocce di aceto balsamico!), un piattino con dell’ottimo burro e, cosa rara in Germania, un cestino col pane dove spalmare appunto il burro.
Poi inizia la cena vera e propria, ordiniamo due piatti di carne di manzo e di tacchino, corredati da verdure e da una sorta di gnocchi di patate l’uno, di tagliatelle da “condire” nel sughetto della carne, l’altro: tutto ottimo, ben presentato e abbondante.
I due piatti principali sono preceduti da una gustosa zuppa al pomodoro per Mauro e seguiti da un delizioso dessert (una sorta di panna cotta con panna e frutti rossi) per la sottoscritta.
Il conto totale è di 41 euro, un po’ “caro” rispetto ad altri ristoranti della zona, ma buono per la tipologia del locale e per la qualità di cibo e servizio.