Io e mia moglie essendo in pieno centro a Modena dopo aver accompagnato mia figlia in pizzeria con le amichette (serata taxi come la definisco io...), cerchiamo naturalmente una soluzione alternativa e possibilmente “non impegnativa “ ; scopro con relativa sorpresa che molti locali sono chiusi pertanto le soluzioni possibili si restringono sempre più , una sbirciata al mio taccuino e si decide per questo locale fortunamente aperto. Locale al completo sia la piccola saletta sia i trespoli del tavolo snack , ci viene pertanto cortesemente proposto di accomodarci a fianco nella scuola di cucina che nei giorni di ven-sab-dom si trasforma in ristorantino “Lino casa del tortellino” . Ambiente abbastanza “intimo” con pensili e mobili di una classica cucina di casa , sei o sette piccoli tavoli con sedie richiudibili in legno variopinte molto scomode e un piano cottura professionale a fianco del quale ci accomodiamo (che ci darà la possibilità di scambiare alcune chiacchere con la simpatica ragazza addetta ai fornelli) ed infine piacevole musica jazz in sottofondo . Menù con alcuni piatti tra cui ricordo la burrata / tagliere salumi / vitello tonnato , 8 panini (uno fuori menù) e pochi e selezionati vini tra spumanti e non in calice e in bottiglia , oltre a birre e bibite varie . Chiediamo a chi ci segue qualche consiglio oltre alla possibilità di poterli dividere per poter fare più assaggi e la scelta ricade su :
1 panino prosciutto cotto al forno / amarene brusche di Modena / e spaccatelle di mandorle (vincitore del premio Gambero Rosso)
1 panino pesto ligure / uova sode / bufalina affumicata
1 panino salame di Felino / peperoni dolci / formaggio d’alpeggio (fuori menù)
1 zuppa inglese / 1 salame dolce
2 calici di prosecco
La cadenza dell’arrivo dei panini è un po’ a singhiozzo ma niente di grave nel frattempo il cortese e molto professionale ragazzo che si occupa di noi ci intrattiene spiegando la scelta accurata di tutti gli ingredienti dall’appetitoso e leggermente dolce e fragrante pane “Roscioli” ( direttamente da Roma ) ai formaggi scelti da nord a sud Italia , ai salumi della zona di Parma per arrivare ai vini nobili della zona di Franciacorta. Se vogliamo riderci sopra posso dire che il panino che ho apprezzato meno è proprio quello vincitore del premio Gambero Rosso proprio non incontrava i miei gusti oppure è un evidente prova provata che non sono un gourmet (…) nonostante l’accostamento originale tra le dolci prelibate mandorle e le aspre amarene presenti però in scarsa quantità , molto meglio al mio palato la gustosa commistione uova sode e pesto e per chiudere il mio preferito dato dal perfetto abbinamento tra l’eccellente salame di Felino e i peperoni dolci il tutto amalgamato con formaggio fuso . Ci sarebbe il posto per un quarto panino ma preferiamo tenerci per i dolci rivelatisi anche questi all’altezza , chiudiamo con 2 caffè da moka offerti curiosamente gratis unitamente all’ acqua (sia gas e che senza ) già presente sul tavolo al nostro arrivo e al coperto . Tirando le somme senza dubbio positivamente soddisfatto dall’atmosfera quasi “famigliare” creatasi , dal servizio molto professionale, dalla qualità di quanto mangiato che giustifica anche il prezzo un pizzico sopra la media ma non eccessivo ; tutto questo inoltre per dire che ritornerò ma per provare i tortellini in brodo preparati con maestria (ero a pochi cm…ehe ehe ) e serviti simpaticamente in un piccolo ma capiente tegame da portata. Un difetto ? Sedie a parte lo spiffero della porta in una serata dalla temperatura frizzante …
Alla prossima !
03/11/2015
Pane proveniente da Roma... tutt'altro che a km zero. E rifletto: ma ne vale davvero la pena?