È Lunedì sera, ponte dell’Immacolata e finalmente abbiamo l’occasione di cenare a La Pozza in compagna di amici che qui sono clienti abituali.
A dire il vero il termine più giusto non sarebbe “cenare” bensì “passare una serata”, perché è chiaro che l’intento dei gestori è quello di fare trascorrere una serata in compagnia in un ambiente che mette a proprio agio in ogni dettaglio.
Ma la serata qui bisogna proprio andarsela a cercare perché, come avrete capito dalle altre recensioni, la trattoria non è proprio dietro l’angolo. Fortunatamente con l’aiuto delle indicazioni degli amici e di qualche provvidenziale cartello lungo la strada, arriviamo “quasi” puntuali, sforando di soli 10 minuti l’orario pattuito, fra le lamentele di mia moglie che mi incolpa per il ritardo…
Il locale si articola in diverse sale, non molto grandi, pervase da un’autentica atmosfera di montagna. Noi siamo tanti (14) ed ingombranti (8 bambini!) per questo motivo ci viene riservata una sala appartata, privilegio questo che permetterà di non farci cacciare per la confusione che facciamo.
La nostra saletta ha un ingresso direttamente sul parcheggio e quando entriamo ci sentiamo immediatamente a casa.
Un tavolo, rustico e molto grande, apparecchiato con un unico foglio di carta gialla, ci ospita tutti e 14 in un’atmosfera di quelle che non si trovano facilmente. Alle spalle uno scaffale stracolmo di bottiglie, sulla pareti tanti quadri, davanti a noi focacce e antipasti con i calici già pieni di vino che aspetta solo di essere bevuto.
Se il paradiso esiste, io me lo immagino così.
Fra un boccone, un sorso e una risata, senza dover scegliere e decidere nulla ci lasciamo viziare dal menù fisso che i gestori hanno preparato per le serata:
- Focaccia al forno
- Salame a fette
- Strudel salato al formaggio
- Pizza rustica
Nei calici un ottimo prosecco di Valdobbiadene DOCG.
A seguire gli antipasti caldi:
- bruschette di polenta e pancetta
- Quenelle di purè di carote
- Puré di cavolfiore
- Melanzane fritte con acciuga pomodoro e mozzarella
Per i bimbi, notoriamente poco propensi alle novità, è stata portata della pasta all’olio e della focaccia al forno farcita di prosciutto cotto e mozzarella filante..
E ancora:
- Polenta morbida, tirata con i formaggi misti e gorgonzola.
- Riso e pollo al curry
Diciamo che a questo punto la fame è stata placata… ma c’è spazio per le crescentine servite con salumi misti, lardo, composte di frutta, ricotta e nutella.
Nei calici il Lambrusco di Sorbara “Unico” della cantina Divinja.
Nei bicchieri dei bimbi invece Fanta e Coca Cola.
Ve l’ho già detto che io il paradiso lo immagino così?
La cena è stata conclusa da un bis di torte: crostata alle pesche e torta cioccolatino, solo per gli adulti, visto che i bimbi erano già appagati dalle crescentine alla nutella.
Rifiutiamo il caffè, ma io accetto un liquore alla liquerizia.
Discorso a parte meritano i gestori e la ragazza che si è occupata di noi, persone con un sincero senso dell’ospitalità, sempre presenti e preoccupati di metterci a nostro totale agio.
La signora ha un occhio di riguardo per i bimbi e sa bene come accontentarli.
Con il proprietario, simpatico e chiacchierone, abbiamo a lungo parlato di amici comuni, vini e cantine, non senza discussioni quando mi ha confessato di preferire il Lambrusco Reggiano a quello di Sorbara… pazienza… nessuno è perfetto!
Tutto ciò che ci è stato servito era ben cucinato e di qualità: molto gradita la polenta, buonissimo il purè di carote e anche il pollo al curry, benché un po’ fuori contesto, è piaciuto a tutti.
Anche i salumi erano sopra la media, sia per qualità che per varietà.
Le crescentine erano piuttosto “cittadine” ovvero sottili e piccoline, ma questo ci ha permesso di assaggiare tutto quello che era previsto dal servizio, in particolar modo le composte di frutta con la ricotta.
Chiaro che rimane il limite del menù fisso, fra l’altro con alcuni piatti inusuali, ma sono certo che in caso di allergie intolleranze o gusti particolari, i gestori si farebbero in quattro per accontentare ogni richiesta.
Siamo stati bene.
Il prezzo? 25 euro gli adulti e 5 euro i bambini. Sì, avete capito bene: 5 euro i bambini (ed erano in 8).… senza contare che dopo la discussione sui vini mi è stata anche regalata una bottiglia da portare a casa!
5 Cappelli e tanta voglia di ritornare presto.
09/12/2015
:clap: Quando si và quà, non si sta affatto male ;) Provare per credere (diceva una vecchia pubblicità)