Recensione su Osteria La Cascina Fossoli di Carpi
visitato da lo zio il 15.01.2016

Recensione su
Osteria La Cascina
Fossoli di Carpi

Visitato il 15.01.2016
Buono
Scritta da lo zio
Servizio: Ristorante
Contesto: baracca con gli amici
Spesa a testa: 28.00
Coperti: 8
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Festa di compleanno di un caro amico viene prenotata questa osteria  un rustico ben ristrutturato “sperduto” tra le campagne di  Carpi e Novi  di Modena  poco dopo il campo di concentramento di Fossoli ; locale piacevole con un paio di piccole  stanze  e una un po’ più grande con tanto di camino acceso dove ci accomoderemo . Tavoli ben tovagliati ma un po’ troppo serrati cmq nessun problema di acustica o quant’altro in quanto la presenza degli avventori sarà scarsa per tutta la serata , menù tipico emiliano con qualche rivisitazione , ordiniamo :

  • bis di minestre : riso alle pere con radicchio rosso /pecorino/ pinoli- bigoli salsiccia e funghi

  • gnocco e tigelle /affettatti misti / lardo / stracchino / nutella

  • 2 panna cotta / 4 sorbetti / 1 crema catalana

  • 4 caffè

Subito come entree vengono offerti un paio di piattini con saporitissime fettine di salame di maxi spessore unitamente a cestini di gnocco  ingrassato caldo appena sfornato tutto ottimo e appetitoso ; un buon inizio subito dissipato dalla lunga anzi lunghissima attesa (più di 1 ora) che ci spinge a chiedere un “rinforzino”  di salame e gnocco che ci rovinerà in parte il pasto visto i ripetuti morsi allo stomaco  … Finalmente arrivano insieme in abbondanti vassoi  i primi,  decido di partire dal più delicato il risotto a mio avviso però non riuscito benissimo infatti il sapore dolciastro predominate delle pere aveva “ammazzato” un po’ il tutto risulterà  infatti ininfluente la presenza del radicchio rosso non in grado di attenuare tale sapore mentre non pervenuto sarà il pecorino . Decisamente meglio i bigoli saporiti e affogati in abbondante condimento anche se il mio palato era ormai in parte rovinato dal sapore dolciastro della portata precedente… e pensare che avevo scelto di partire con il primo più delicato …. Vabbè vediamo di rifarci con il gnocco e le tigelle , anche in questo caso l’attesa sarà di oltre mezz’ora, servito/e in curiosi e graziosi colli d’oca in ferro battuto con 3 appendici che permettevano d’ appoggiare rispettivamente affettati , tigelle, lardo e stracchino (+nutella) ; tigelle con poca mollica e “tirone”  non mi sono piaciute molto  meglio il gnocco dorato al punto giusto morbido non unto nulla da segnalare invece sugli affettati e annessi vari (lardo, nutella ecc) rivelatisi all’altezza . Non fortunatissima sarà  la scelta dei liquidi ci siamo affidati infatti  al vino della casa (griffato Osteria della Cascina) un lambrusco tagliato con del bonarda anche in questo il retrogusto dolce  che lasciava ci ha spinto in breve a sostituirlo con un più classico lambrusco di Sorbara . Premessa finale il prezzo pagato è solo presunto essendo il pranzo offerto, concludendo sono  indeciso tra il “buono” e il “consigliato”  a fronte di  poche luci e tante ombre purtroppo il peso della lunga attesa fa pendere l’ago della bilancia al livello inferiore .

Alla prossima !

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