Recensione su La Cantina San Benedetto Po
visitato da lo zio il 07.02.2016

Recensione su
La Cantina
San Benedetto Po

Visitato il 07.02.2016
Consigliato!
Scritta da lo zio
Servizio: Ristorante
Contesto: compleanno mamma
Spesa a testa: 41.25
Coperti: 8
1 commenti

Il compleanno della mamma si trasforma in uno dei pochi raduni famigliari annuali insieme a Pasqua e Natale e questo è uno dei rari casi che delego ad altri la scelta del locale … si decide pertanto per una trasferta in terra Lombarda. Una cantina di un ex convento di nome e di fatto si scendono  infatti un paio di rampe di scale e si  entra in un ambiente sotterraneo tutta pietra molto caratteristico , menù tipicamente mantovano con influenze emiliane si decide su richiesta cortese dell’ attempata e arzilla  titolare di scegliere portate più omogenee possibili per non mettere in difficoltà la cucina si inizia infatti con l’antipasto della casa composto da alcune fette di salame casalino niente di che , prosciutto crudo 24 mesi  discreto , guanciale di pata negra con polenta sfizioso , tartara di manzo con tartufo gustosa infine un insalatina con aceto balsamico sormontata da una a me ignota fetta stuzzicante  di  prosciutto d’oca .  Segue un tris di primi : ravioli all’ortica senza nessun sapore  ,  gli immancabili  tortelli di zucca per la mamma purtroppo per il mio palato dolcissimi e fin troppo asciutti di condimento , chiudiamo con  le saporite penne alla Ciccio (panna e speck) decisamente le migliori del terzetto dei primi , insomma dopo un inizio a buon livello un brusco e inaspettato  ridimensionamento  .  Con buona cadenza e senza tempi morti si passa ai secondi  un paio di vassoi di medie dimensioni con  tagliata di maiale con fonduta e aceto balsamico e spiedoni di chianina entrambi sicuramente di qualità ma deludenti e di poco sapore invece molto meglio la tenera e ben cotta tagliata di manzo anche se un po’ tropo al sangue infine i contorni “mosce” le patate al forno mentre buone anche se non abbondanti le verdure alla griglia.  Si chiude il tutto con alcune cheesecake , torte al cioccolato e Rocher (purtroppo contate …) e sbrisolona per me intinta nel vin santo come mia abitudine ; come liquidi lambrusco “Pjafoc” Imperiale  cantine Virgili per le donne che dal significato pensavo fosse “prendere fuoco” invece non sono altro che “le lucciole” in dialetto Mantovano  troppo abboccato per me , meglio e più secco  il bardolino Le Morette scelto dagli uomini … Tirando le consuete somme un pranzo indubbiamente di “quantità” ma purtroppo  con solo alcuni sprazzi di “qualità”   nonostante le aspettative iniziali in una location particolare e invitante e con un servizio discreto e attento.

Alla prossima !

1 commenti

Chantallu
24/11/2016
La lettura di questo, abbiamo deciso di festeggiare l'anniversario dei miei genitori in questo ristorante. Vogliamo gustare un menu simile. Vorrei sapere se è possibile avere pata negra http://www.patanegraonline.it ?. Grazie in anticipo
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