Recensione su Quinto Quarto Modena
visitato da ilDelfo il 26.02.2016

Recensione su
Quinto Quarto
Modena

Visitato il 26.02.2016
Consigliato!
Scritta da ilDelfo
Servizio: Ristorante
Contesto: cena romantica
Spesa a testa: 72.00
Coperti: 2
2 commenti

Saremo campanilisti e abitudinari, ma il centro di Modena rimane la meta preferita mia e di mia moglie per la cenetta tranquilla del venerdì.

Nonostante questo, l’apertura del Quinto Quarto ci era inizialmente sfuggita.
In effetti, pensandoci bene, la notizia della chiusura dell’Osteria Toscana era comparsa sui quotidiani locali, ma non ci eravamo posti il problema di come sarebbero stati sfruttati i locali lasciati vuoti.. e dire che in via Gallucci  ci passiamo piuttosto spesso.

Una volta entrati notiamo con piacere che locale è stato decisamente nobilitato rispetto al precedente allestimento: pareti bianche, arredamento elegante in stile classico, tovagliato bianco, senza tanti fronzoli, ma non minimale.

La sala è lunga e stretta, ma la collocazione dei tavoli a ridosso dei muri laterali mantiene una sufficiente privacy.
Il nostro tavolo era in una piccola nicchia ricavata nel muro e questo ci ha regalato ancora più tranquillità.

Entriamo alle 20:45, i tavoli occupati sono 2 compreso il nostro e durante la serata diventeranno 4.
Una ragazza e il titolare si occupano della sala, entrambi gentili e attenti.
Il menù è ben costruito, la scelta è fra 5 o 6 antipasti, altrettanti primi e altrettanti secondi, tutti molto invitanti.
Scegliamo:

2 Antipasti misti finger food caldi e freddi.
1 chicche QQ: mini gnocchetti di patate con vongole, cime di rapa e tartufo nero.
1 gnocchetti di patate con gamberi di Mazzara.
1 fritto misto da dividere.

Entro pochi minuti arriva l’antipasto, che si presenta come un piatto diviso in 5 spazi nei quali sono presentati i 5 finger food, tutti buonissimi e ben presentati. I crudi dimostrano un’alta qualità della materia prima, mentre i caldi testimoniano molta attenzione in cucina. Porzione corretta.

Con un’attesa ancora una volta minima, forse troppo, ci servono i primi: alto livello per entrambi.
Sapori equilibrati, accostamenti non banali e presentati con eleganza. Le porzioni erano però insufficienti tenuto anche conto del fatto che erano prezzati a 20 euro. Una porzione come questa potrebbe essere corretta se inserita in un menù degustazione con altre 6 o 7 portate, ma la ritengo inadeguata in un menù “à la carte”. Anche per questo motivo terminiamo il pane che ci viene servito in accompagnamento.

Dopo una breve pausa, diamo l’ok alla cucina per il fritto misto da dividere. In questo caso è arrivata una porzione corretta che ci siamo divisi con piena soddisfazione. Buona la varietà che comprendeva zucchine, carote, gamberetti sgusciati, scampi, calamaretti e pesciolini. Qualità e croccantezza ai massimi livelli. Il gentile gestore ha consigliato un condimento agrodolce di mosto d’uva bianco e aceto di vino bianco in accompagnamento al fritto. Non metto in discussione l’abbinamento, ma abbiamo preferito non utilizzarlo per goderci la croccantezza e il sapore del piatto.

Mia moglie cede ad un mascarpone con cacao (buonissimo), mentre io, non del tutto allettato dalla scelta dei dessert tutti abbastanza classici, chiedo al titolare un calice di vino dolce e mi viene servito un passito Spagnolo strepitoso (che non ricordo) che mi sono gustato più di un dessert, goccia dopo goccia.

Niente caffè e siccome abbiamo (ahimè) terminato anche l’ottimo Maso Martis Brut che ci ha accompagnato per tutta la cena, chiediamo il conto.

La serata è stata molto gradevole, l’ambiente è impeccabile e il servizio molto cortese e professionale. Per quello che abbiamo potuto assaggiare riconosciamo una cucina curatissima ed è chiaro che il Quinto Quarto è un progetto che punta in alto.

Le prime recensioni su altri siti lamentavano una certa lentezza e alcuni problemi nel servizio, ma vi assicuro che problema che è stato risolto visto che i tempi sono stati a tratti fin troppo rapidi e la professionalità è molto alta.

La carta dei vini è ampia quanto basta, con una offerta che si spinge ad alto livello sia come qualità che come prezzo. Ho intravisto, ma è solo un’impressione, dei ricarichi un po’ altini per la fascia di prezzo bassa, che si riducono man mano che si alza il prezzo della bottiglia.

Il Maso Martis Brut che abbiamo scelto era venduto a 29 euro, prezzo a mio avviso corretto per un ristorante di questo livello.

Il conto finale è stato di 144 Euro, non è poco, anzi…, ma la cosa che mi ha dato più fastidio è stata la scarsità delle porzioni dei primi piatti.

In ogni caso, come ormai mi sentite dire sempre più spesso, la qualità si paga e qui di qualità ce n’è.

Tirando le somme senza troppe chiacchiere: si mangia molto bene, si beve bene, si sta bene, ma è un po’ caro e le porzioni sono talvolta un po’ troppo piccole.

Se potessi dare un consiglio ai gestori, consiglierei di prevedere un paio di menù degustazione, come ormai offrono tutti i ristoranti di un certo livello, questo permetterebbe al cliente di assaggiare più piatti, spendendo la stessa cifra e facendo esprimere al meglio lo chef.

Sono molto indeciso se assegnare 3 o 4 cappelli, ma a questi livelli di prezzo si pretende la perfezione e ogni minima incertezza pesa sul giudizio finale, quindi ne assegno 3, anche se non mi stupisco nel vederne assegnare 5 in altre recensioni.

Comunque è stata una bellissima serata e i miei complimenti a gestore e chef per un locale che sono convinto che crescerà ancora di più.

2 commenti

nickmanofredda
29/02/2016
Sarai uno degli ultimi a sentire la cucina del cuoco Nicola che dal primo marzo non sarà più li non è dato di sapere con chi verrà sostituito,ma sarà difficile trovarne uno di pari livello (prima era al selmi,ora andrà da Luca all osteria d amare
ilDelfo
01/03/2016
Mi space, spero sia rimpiazzato al meglio, sarebbe un peccato rovinare tutto e non dare continuità.
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