Circa un paio di mesi fa sono stata invitata come relatrice a un convegno sulla didattica che si tiene sabato 27/02 a Volterra per cui venerdi 26, visto che i collegamenti tra Modena e lo stupendo paese medievale sono veramente pessimi, parto e faccio una notte fuori casa.
Il viaggio è lungo, ma tranquillo e quando arrivo a Pontedera (non si arriva direttamente a Volterra con il treno) mi aspetta una macchina che mi accompagnerà in hotel, dopo altri 50 minuti di strada.
Mentre viaggio penso a dove potrei mangiare, visto che la Toscana è rinomata per la buona cucina e il buon Chianti :)
Sull'immancabile GM leggo la recensione del lo zio e vedo che il locale è proprio a due passi dall'albergo che mi hanno prenotato. Mi faccio quindi l'idea che La Vecchia Lira sarà la mia meta per la cena.
Arrivata a Pontedera mi viene a prendere l'organizzatrice del convegno e, durante il viaggio in macchina, scopro che suo marito è niente meno che il cuoco de La Vecchia Lira: allora era destino! Non posso che riconfermare la mia scelta.
Arriviamo all'Hotel, mi cambio, mi sistemo e io, Mariana e suo figlio Sante, di 10 anni, andiamo subito al ristorante.
Per fortuna, essendo le 19,30 troviamo posto (siamo anche un po' raccomandati, visto che sono con lamoglie e il figlio del cuoco ;)), ma il locale si riempirà nel corso della serata, completamente.
Il locale è tutto in pietra, diviso in 3 locali più piccoli. Le lampade sono fatte con damigiane di recupero e risultano davvero molto belle e rustiche, adattissime all'atmosfera.
All'ingresso c'è il bancone per il self service, che funziona solo a pranzo.
Appena seduti il gentilissimo titolare viene a consegnarci i menu dai quali scegliamo
- per Mariana una tartare di Chianina battuta a coltello con rucola e per contorno delle cipolle in agrodolce
- per Sante pasta al ragù e patatine fritte
- per me un bollito di Guancia e lingua accompagnato da salsa verde e da composta piccante. Per contorno delle verdure alla griglia e delle cipolline in agrodolce.
I piatti arrivano dopo una giusta attesa.
nel frattempo possiamo apprezzare la preparazione della carne e della tartare che viene effettuata a vista: meraviglioso.
Il mio bollito è bello, bellissimo e ottimo. La composta piccante accompagna in modo sublime il gusto del guanciale e della lingua. La carne è cotta a puntino e morbidissima. Un piatto che si fa davvero ricordare.
La tartare è splendida alla vista, non l'ho assaggiata ma è stata spazzolata.
Anche la pasta al ragù fa la stessa fine, mentre le patatine rimangono nel piatto pur essendo ottime perchè Sante si addormenta a tavola subito dopo l'ultima forchettata di pasta :).
Ho accompagnato la pasta con un ottimo calice di Chianti di cui non so dirvi la cantina, ma veramente ottimo.
Una bottiglia d'acqua in 3 l'ulteriore liquido della serata.
Una sola nota per i dipendenti del cellulare come me: dentro non prende per cui fate un bel respirone prima di entrare (ne varrà comunque la pena)! :)
Non posso che assegnare 5 cappelli per l'ottima cena, l'ottima compagnia e il servizio, simpatico e cortese ma mai invadente.
E ci sono tornata anche il giorno successivo e ci tornerò ancora....ma che ve lo dico a fare? ;)