Recensione su Bar Trattoria Da Mandarein Quattro Castella
visitato da testapelata il 31.03.2016

Recensione su
Bar Trattoria Da Mandarein
Quattro Castella

Visitato il 31.03.2016
Consigliatissimo!!
Scritta da testapelata
Servizio: Ristorante
Contesto: Cena in famiglia
Spesa a testa: 25.00
Coperti: 4
3 commenti

Prima o poi doveva succedere: “ho mangiato così tanto da….SCOPPIARE”.

Da Mandarein presentava, nel corso della rassegna “Itinerari Gastronomici Reggiani” un menù molto interessante, ma il piatto che più mi interessava era un inconsueto “brasato di lingua di vacca”, ed ho corso il rischio di “non arrivarci in fondo” ma, partiamo con ordine.

Quando il tovagliato è di stoffa pesante e l’apparecchiatura è completa sono già a mio agio, se poi aggiungi un accogliente sorriso, tavoli alla giusta distanza ed un incontro che non Ti aspetti, siamo….come a casa propria.

Un paio di bottiglie d’acqua ed un discreto lambrusco a marchio “mandarein” prodotto dalla Cantina di Puianello accompagneranno la cena.

Antipasto: gnocco fritto ai sapori di cicciolo, polentine con formaggio, salame di una volta e gola di maiale aromatica, in realtà sono presenti anche una discreta coppa ed un ottimo prosciutto, e si potrebbe già chiudere qui, perché questo sontuoso tagliare di salumi accompagnato da una “panera” di morbido gnocco fritto era più che sufficiente a sfamare un orda di barbari.

Primi: risotto con guanciale di maiale croccante e verza mantecato con formaggio di grotta, sapori forti che si sono fusi assieme in un connubio straordinario; ed ancora tortelli di ricotta e spinacino da campo conditi con burro e non con soffritto, prevalente il gusto dello spinacino, quasi assente (come da tradizione reggiana) la presenza della ricotta, una fiamminga abbondantissima che “ho dovuto” terminare in solitaria.

Ed ecco il piatto tanto atteso, brasato di lingua di vacca, tenerissima, saporita e delicata allo stesso tempo, una leccornia tant’è vero che dell’altro secondo, rotolo di maiale in crosta di pancetta ne ho assaggiato una minuscola fettina per poter dire “c’era anche questo”, il tutto accompagnato da splendide patate novelle al cartoccio che, purtroppo, sono state soltanto assaggiate per lasciare un po’ di spazio per i dolci.

Già, perché, per finire in bellezza, due “mappazze” tradizionali, torta di mele e ciambella montanara, dolci che non amo particolarmente ma che, in trans agonistica, ho ingurgitato come se non ci fosse un domani.

Un paio di caffè a chiusura di una mangiata pantagruelica per un prezzo imposto veramente economico.

3 commenti

joy
10/04/2016
C'era una sigla televisiva che diceva: corri ragazzo vai, e non fermarti mai...... Orzowei :) Ti si addice dopo questo spuntino :rofl: :rofl:
PIPPI
11/04/2016
ma alla notte hai dormito??????
testapelata
12/04/2016
.......io dormo sempre molto poco :cry: ma quelle 3/4 ore sono riuscite a dormirle :sleep: ............ nonostante TUTTO !!! :patpat:
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