Dobbiamo festeggiare i compleanni di mia suocera e mio marito. La giornata è calda ma nuvolosa. Nonostante questo decidiamo di salire in appennino per provare questo locale consigliato da un collega.
Il nome deriva da una piccola fonte a qualche decina di metri dal ristorante, dalla quale sgorga acqua sulfurea: se si beve tappandosi il naso risulta del tutto insapore, ma a me non dispiace neanche nature.
Il ristorante ha una parte in muratura a cui è addossata una parte in prefabbricato. I tavoli sono vicinissimi, al punto da faticare a dover raggiungere il tavolo col buffet senza disturbare gli altri commensali seduti. C’è un sacco di gente, ma nonostante tutto il servizio è ben organizzato e l’attesa ragionevole.
In due partiamo col buffet: polenta fritta, crocchette di patate, verdure grigliate, lesse o crude e stuzzicherie varie. Si continua con 3 tortellini in brodo (al limite del troppo crudi, ripieno e brodo così così), 2 tagliatelle al cinghiale (ottime) e una al ragù (buone). Poi 5 secondi tra umidi di cinghiale cervo e capriolo e faraona al forno serviti con un pochini di gnocco e tigelle con salumi e formaggi. Gli umidi sono gustosi e saporiti, il gnocco molto gonfio e fritto nello strutto, le tigelle abbastanza grosse e montanare. La golosità ci fa portare due zuppe inglesi casalinghe e golose, e una porzione di fragole. Beviamo una bottiglia di lambrusco e 3 di acqua per concludere con 3 caffè e amari offerti con le bottiglie messe direttamente sul tavolo.
A parte i tortellini che non consiglio, non è andata male, provatelo!
28/07/2016
urca!!!!! hai ragione da provare