E non può mancare l’immancabile serata alla Locanda del Re, in realtà condividerò una delle varie cene, quella più rappresentativa per un paio di piatti mai descritti in precedenza.
Solita accoglienza, come dice Leonardo (il titolare), io sono di casa!
Quest’anno sul menù ci sono alcuni piatti nuovi, un rinnovamento fa sempre bene, ma rimarremo sul classico e partiremo con un bel fritto misto (non di pesce) da condividere, e quindi via con crema, olive, patatine, fiori di zucca, verdure pastellate, mozzarelline, così, tanto per aprire lo stomaco.
A seguire ognuno ordina un primo, gli immancabili Panzerottini ripieni al Tartufo, sempre perfetti, sempre poco pannosi; un coccio di pecorino fuso con pere e noci, semplice ma gustosissimo piatto “ad effetto”, l’unica problematica è il coccio a temperatura di fusione dell’acciaio; e spaghetti (che farò trasformare in trofie) ai gamberi di fiume, simpatico il fatto di essere dotato di bavaglione monouso raffigurante il simpatico crostaceo.
Il gambero di fiume è meno carnoso del suo cugino di mare ma è più saporito e si esalta abbinato alla pasta e ad un semplice sugo di pomodoro, ma anche assaporati in salsa verde.
Io li ho accompagnati con una birra bionda (così recita lo scontrino) mentre ci siamo scolati anche un paio di bottiglie d’acqua.
Un dolce offerto (io ho la tessera fedeltà) ed uno pagato ed un caffè per chiudere il tutto.
Ottima la bavarese cocco e nocciola, così come il tortino con cuore caldo di cioccolato.
E’ superfluo dire che questo è il ristorante che frequento maggiormente quando mi trovo in vacanza nel parco nazionale dei Monti Sibillini e le ragioni sono: servizio impeccabile, simpatia di titolari e staff, ottima cucina e, semplicemente, perché mi trovo come a casa!