A Trento ho vissuto molti anni, da quando ero piccolissima agli studi universitari; qui ho cominciato a parlare, a camminare, ho intrecciato le prime indimenticabili amicizie, ho vissuto tanti bei momenti... E’ naturale che torni sempre volentieri, provando una fitta di nostalgia ogni volta che passo vicino alla mia vecchia casa o cammino per le vie del centro. Nonostante siano passati diversi anni, la città non è molto cambiata da allora: indubbiamente è più animata, più trafficata, ci sono molte più persone di diverse etnie, sono spuntati nuovi locali e negozi mentre ne hanno chiusi altri.
Alcuni locali però rimangono e sembrano immutati. Provo a tornare alla gelateria Apuleio, lungo il bel fiume Adige, poco lontana da dove abitavo. Deve il suo nome all’antica chiesetta che le si trova accanto, è in periferia (anche se in una città piccola come Trento non si può dire che qualcosa sia lontano dal centro) e d’estate ha un giardinetto con tavolini dove sorseggiare qualcosa di fresco o gustare un buon gelato osservando il passeggio lungofiume.
Qui venivo spesso (sono sempre stata golosa, in particolare di gelato! :) ), vuoi per la vicinanza vuoi per il gelato che era molto buono. Ricordo bellissime e buonissime coppe che mangiavo da bambina coi miei genitori o da adolescente con gli amici: quante chiacchiere e risate comodamente seduti nel giardinetto, quanti ricordi!
Con un po’ di timore (è spiacevole eventualmente scoprire che la tua gelateria preferita del passato non è più come la ricordavi, ma voglio rischiare) entro: l’arredamento mi sembra lo stesso o comunque molto simile. Ora però al bancone ci sono due ragazzi, sorridenti e cordiali: figli del vecchio titolare o nuova gestione?
Io e Mauro ci accomodiamo all’esterno che è uguale a come lo ricordavo. Sfogliamo i menù: diverse coppe sono cambiate, anche perché nel frattempo sono “nati” tanti nuovi gusti, ad ogni modo c’è una delle mie preferite per cui la prendo: coppa amarena, con gelato di creme (vaniglia, cioccolato e fior di latte) e una montagna di panna montata freschissima abbondantemente guarnita con salsa al cioccolato e buonissime e amarene sciroppate.
Mauro invece ordina una coppa con tre gusti classici: limone, vaniglia e cioccolato.
Il servizio è veloce, le coppe arrivano in fretta e sono grandi come ricordavo. Fortunatamente, anche il sapore non è mutato: il gelato è buonissimo, cremoso il giusto, non troppo dolce e sembra fatto con ingredienti di qualità.
Sono contenta che nulla o quasi sia cambiato, fa piacere tornare nei luoghi d’infanzia e “riviverli” un poco osservando lo stesso paesaggio o gustando gli stessi sapori.
Soddisfatti, paghiamo 11 euro in totale (la mia grande coppa costa 8 euro) e andiamo a passeggiare lungo fiume: l’atmosfera è bella e rilassante, l’Adige scorre placido e le luci illuminano in modo soffuso, anche la montagna che incombe con in cima il Doss Trento ha il suo fascino.
31/08/2016
Che bella recensione! ma non hai chiesto ai gestori se sono gli eredi del titolare della tua infanzia? adesso non ti resta la curiosità di sapere?