Recensione su Corallo Nero Marina di Carrara
visitato da testapelata il 18.09.2016

Recensione su
Corallo Nero
Marina di Carrara

Visitato il 18.09.2016
Buono
Scritta da testapelata
Servizio: Ristorante
Contesto: pranzo post gara / baracca con gli amici
Spesa a testa: 30.00
Coperti: 30
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Una splendida giornata sportiva ai campionati nazionali di corsa su strada non può che terminare con un lauto pranzo a base di pesce, siamo a Marina di Carrara e non può essere altrimenti.

Il ristorante è in prima linea sul lungomare anzi, uno dei due ingressi è proprio sulla spiaggia, ottima location, niente tavolate ma una sala tutta per noi in postazioni da 4/6 persone e la cosa è particolarmente simpatica.

Tovagliato in stoffa pesante, doppio bicchiere, un gran bel colpo d’occhio.

Il menù è concordato, abbiamo optato per una serie di antipasti + grigliata + sorbetto oltre alle bevande, mangeremo a sufficienza!

Partiamo con la serie di antipasti che elencherò in ordine sparso:

mousse di branzino e zucchine con maionese ai peperoni e sale nero di Cipro, delicatissima;

sauté di vongole in rosso, che in tutta sincerità preferisco in bianco;

crostini con baccalà mantecato, semplicemente fa-vo-lo-si;

crostini con ragù rosso di calamari, molto saporiti;

carpaccio di pesce spada affumicato con valeriana ed aceto balsamico, lo definirei corroborante;

arrosticini di calamari, idea originalissima e d’effetto, ottimi;

zeppoline di lattuga di mare, semplici ma appetitosissime, e dato che agli atleti veri il fritto fa male io, che ormai non lo sono più, ne faccio man bassa.

Innaffiamo tutto con un bianco toscano non ben definito, un discreto Vermentino e qualche bottiglia di birra Cora prodotta appositamente per loro da un birrificio della zona.

Fin qui tutto bene, la grigliata invece deluderà un po’ le attese; piatto “ad personam” contenente un discreto trancio di merluzzo, alcuni calamari e, ahimè, una coda di rospo cui un retrogusto di ammoniaca rovinava irrimediabilmente il piatto.

Terminiamo con un ottimo sorbetto al limone e ad un discreto caffè.

Per finire fanno la loro apparizione vari superalcolici fra cui spiccava un liquirizia al peperoncino.

Location stupenda, personale gentile ed attento, tempistiche un po’ veloci e cibo ottimo che, se non fosse stato per il gravissimo scivolone della coda di rospo, avrebbe permesso l’attribuzione del quarto cappello: alla resa dei conti ritengo di essere di manica larga limitandomi a due.

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