Prendo spunto e “plagio” da una mia precedente recensione una brevissima descrizione del locale: una casa molto datata, a poche centinaia di metri da Piazza Zanti, un’osteria d’altri tempi, posto su due piani, tavole e panche in legno, sedie impagliate, suppellettili d’epoca un po’ ovunque, non esiste tovagliato ma semplici tovagliette di carta stampate, apparecchiatura essenziale ma doppio bicchiere, coperto 1 euro (prezzo giusto).
Il menù è quantomeno originale, non solo per i piatti che propone ma soprattutto per la grafica, pagine in carta “tipo pergamena” dove gli antipasti sono definiti ALL’INIZIO DEL VIAGGIO e, in progressione, STRADA FACENDO (primi), NEL MEZZO DEL CAMMINO (secondi), VERDE OASI (contorni e sfiziosità vegetariane), DOLCEMENTE CONCLUDENDO (non credo necessiti traduzione), interessante la presenza di “frasi celebri” e soprattutto utile e necessaria la dichiarazione degli allergeni piatto per piatto.
Partiamo con un tris di primi:
“Rosetta di campo”, trattasi di delicatissima crepes ai carciofi servita in piatto “ad personam”, un bell’inizio e a seguire
“Capodanno 1985”, trattasi di risotto alla fonduta di parmigiano reggiano e tartufo, cottura e manteca tura eccezionale, sapori sposati alla perfezione, un piatto da standing ovation dedicato al noto gastronomo Luigi Veronelli.
Concludiamo il tris con
“Le tagliatelle di Nonna Angela”, in breve tagliatelle al ragù di chianina, fatte a mano, doga alta, cotte al dente, condite con un saporito ragù d’altri tempi, peccato che molte fossero rotte e l’attorcigliamento alla forchetta riusciva un po’ difficoltoso e “meno gustoso”.
Abbiamo annegato il tris con acqua e, soprattutto, da da uve Salamino, Grasparossa e Lancellotta un 800nero della cantina Albinea-Canali, dal bel colore rosso rubino intenso con riflessi violacei, che ben si è abbinato.
e………….. DOLCEMENTE CONCLUDENDO, sono arrivati
“Di Vin Tuffo di Sapori Antichi”, cantucci e sbrisolona con vin santo servito in tazza;
“Brivido Caldo”, gelato al fiordilatte con frutti di bosco caldi che è stato graditissimo;
“Dolce Amore”, nulla a che vedere con il dimenticato dolce reggiano, qui si trattava di uno spettacolare semifreddo al croccante con cioccolato caldo;
“Tocco di improvvisa dolcezza “ ovvero “anche una cuoca ha i suoi dolci segreti”, in pratica un dolce a sorpresa che cambia di volta in volta, codesta sera è stata servita una panna cotta al cioccolato fuso fondente con liquore.
Servizio attento, semplice, tempistiche perfette, direi che genuinità, gentilezza e semplicità sono i termini che si addicono a questo locale, riguardo al prezzo invece, giudicate Voi.
30/09/2016
Interessante ;)