In gita nel parmense insieme a mio marito e a una coppia di amici, dopo la visita a una mostra vicina e all’ancor più vicino castello, mi fermo per pranzo in questo ristorante-trattoria.
L’interno è rustico e curato, è suddiviso in due salette, la prima prevalentemente in legno, la seconda più luminosa e colorata. Noi ci accomodiamo nella seconda sala, a un tavolo rettangolare sufficientemente spazioso e ben apparecchiato.
Dal menù, a base di piatti della cucina tradizionale parmigiana o almeno emiliana, ordiniamo due antipasti, quattro primi, un secondo e un contorno, da bere solo acqua.
Il servizio è veloce e gentile, puntualmente dopo acqua e pane arrivano i due antipasti, ovvero torta fritta, l’abbiamo chiesta senza salumi giusto come assaggio. I pezzi sono dorati, gonfi, più spessi e unti rispetto al gnocco modenese, comunque buoni. A seguire, i primi, tortelli di patate con prosciutto o coi funghi. Entrambi i primi sono molto gustosi e ben conditi.
Mauro prende anche un secondo, carne di manzo con polenta, tenera e ottima, mentre l’altra coppia si divide un abbondante piatto di verdure grigliate.
Saremmo già sazi viste le porzioni abbondanti, ma non ci lasciamo sfuggire i dolci, fatti in casa e dall’aspetto invitante: io assaggio un delizioso semifreddo all’amaretto.
Concludiamo con tre caffè e un conto, giusto per quantità e qualità dei cibi, di 94 euro complessivi.
Siamo stati bene, sicuramente lo consiglio a chi come noi vuole visitare il vicino castello o, a pochi chilometri, la bella collezione della magnani Rocca.