Recensione su La Grotta Brisighella
visitato da testapelata il 31.12.2016

Recensione su
La Grotta
Brisighella

Visitato il 31.12.2016
Consigliatissimo!!
Scritta da testapelata
Servizio: Ristorante
Contesto: CENONE 31.12.2016
Spesa a testa: 60.00
Coperti: 2
1 commenti

BUON 2017 A TUTTI!

Un semplice, ma sentito, augurio usato come premessa per raccontare questa esperienza al Ristorante La Grotta di Brisighella.

CENONE DI SAN SILVESTRO!

Location fantastica, in pieno centro, scavato nel gesso, ben illuminato, personale preparatissimo, tutto molto professionale, abbiamo scelto il Menù di Terra con accompagnamento di un ottimo Fabula 2014 dell’Azienda Agricola Montebelli, Sangiovese Toscano che “esprime tutta la solarità della Maremma”.

ENTRATINA: Aspic di verdure all’arancia con cavolo cappuccio, di per sé un piatto molto semplice ma coloratissimo, esterno peperone rosso, interno zucchine e melanzane ed altre verdure il tutto sormontato dal viola del cavolo cappuccio.

ANTIPASTO: Panino con farina di semi d’uva con stracotto di “black angus”, bufala campana e scalogno romagnolo confit, un originalissimo hamburger dove un pane croccante racchiude gli sfilacci di stracotto ed una fettina di mozzarella, lo scalogno confit è delicatissimo, l’insieme è di grande effetto.

BIS DI PRIMI:

Gnocchetti di mortadella e mandorle con crema di sedano rapa e pecorino di grotta, delicatissimi, sapori delicati che esaltano il pecorino di grotta, o forse è il contrario, in ogni caso abbinamento ben studiato e ben riuscito;

Triangoli di porcini con ragout di coniglio e timo, anche qui il matrimonio di sapori delicati ne esalta soprattutto uno, il timo,

SECONDO: Petto d’anatra alla saba con radicchio trevigiano in agro e crescioncino alla romagnola ripieno di zucca e pancetta; partirei dal radicchio, credo di non avere mai mangiato nulla dal sapore così amaro, in un tourbillon di battute sono arrivato a dire che “al confronto, Petrus e Unicum sono liquori da educanda”, cotto alla perfezione il petto d’anatra scaloppato cui la saba esalta una dolcezza ed un equilibrio senza pari; simpatica l’idea del crescioncino dove l’affumicato della pancetta sovrasta nettamente il sapore delicato della zucca.

PIATTO DI MEZZO: in realtà servito dopo il secondo, Cotechino e lenticchie, piatto tradizionale e di buon augurio.

DESSERT: Coppa After Eight con bavarese all’arancia e croccante alle mandorle, ci troviamo di fronte ad una vera “bomba calorica” dove, forse, l’eccesso di cioccolato, copre un po’ la delicatezza degli altri sapori, soprattutto quello dell’arancia.

E poco prima dello scoccare della mezzanotte viene portata ad ogni tavolo una bottiglia di Prosecco Asolo 2015 per il brindisi !!!!

Simpatico il passaggio in sala dello chef e di parte del personale di cucina per un cin-cin con ogni commensale.

Altrettanto simpatica la presenza su ogni tavolo di un grappolino di uva e di una clementina ed esaltante l’uscita dello chef che verso le 00:15 si è presentato con un Danubio dolce, un po’ alla crema, un po’ alla nutella, un po’ alla marmellata d’albicocca.

1 commenti

maurig
01/01/2017
bello, bello bello, complimenti e AUGURI
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