Come lo scorso anno evitiamo veglioni dell’ultimo dell’anno , raduni in piazza con freddo annesso e altre forme di festeggiamento insomma optiamo per un profilo più sobrio per concederci una gita fuori porta il giorno dopo che ci porta in questo affascinante e romantico borgo medievale noto per la sua bellezza e per suoi mulini dove il tempo sembra essersi fermato . Dopo una sbirciata ad un noto portale, si decide di prenotare per questo locale con annesso hotel; all’ingresso una comoda e breve “rampa” per raggiungere il piano -1 un’unica sala con travi a vista, tavoli alla giusta distanza e accoglienza ottima. Menù di carne e di pesce di lago iniziamo con un paio di antipasti da dividere: “antipasto del contadino” che prevede salumi misti ( delizioso il prosciutto) con gustosa giardiniera fatta in casa e “antipasto del polentone” con sopressa veneta ( ad occhio simile al salame ma con gusto particolare) + mousse di funghi (in realtà no mousse ma semplici champignon )+ salsiccia e pomodoro e naturalmente polenta “caldissima ” appena sfornata, insomma un esordio di vera bontà che ci porterà, vista l’abbondanza, ad esagerare e a compromettere in parte il prosieguo del pranzo . Seguono i primi : 1 “tortelli di stagione” con ricotta e la variante particolare del sedano al posto degli spinaci , 1 zuppa di cipolle con gli immancabili crostini e per me saporitissimi (fin troppo) bigoli al torchio con sarde di lago unica annotazione privi (come i tortelli) di mantecatura ma forse qui si usa così (???). Da Emiliano e Modenese doc non potevo astenermi dal chiedere alla titolare informazioni sul “famoso” e tanto sbandierato in zona (oltre che presente in tutti i menù) “Nodo d’amore” di Valeggio in pratica trattasi di tortellini con pasta sfoglia sottile e ripieno di manzo, pollo , vitello e sedano, da qui ne è nata una simpatica “disputa” campanilistica su quale fosse il migliore se il Valeggiano o l’Emiliano senza vinti nè vincitori. Veniamo ai secondi: un baccalà della tradizione veneta con polenta abbrustolita che non ha soddisfatto mia figlia anche se a parziale scusante per lei il traguardo era già oltrepassato, una tenerissima e succulenta tagliata di manzo con valeriana e aceto balsamico per mia moglie (assaggiata naturalmente) un delicato e squisito filetto di trota salmonata alla griglia per me e come contorno per tutti buone patate al forno . Da bere pur trovandoci nella terra del Custoza preferiamo un leggermente aromatico Lugana dei colli Vaibò oltre ad un paio d’acqua , chiudiamo infine con due caffè . In conclusione tirando le somme splendida giornata in un borgo incantevole impreziosito dall’ atmosfera Natalizia e pranzo , tanto per rimanere in tema, col periodo abbondante e di qualità .
Alla prossima !