Recensione su La Cantina Borghetto
visitato da lo zio il 01.01.2017

Recensione su
La Cantina
Borghetto

Visitato il 01.01.2017
Consigliatissimo!!
Scritta da lo zio
Servizio: Ristorante
Contesto: pranzo con famiglia
Spesa a testa: 33.66
Coperti: 3
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Come lo scorso anno evitiamo veglioni dell’ultimo dell’anno , raduni in piazza con freddo annesso e altre forme di festeggiamento insomma optiamo  per un profilo più sobrio per  concederci una gita fuori porta il giorno dopo  che ci porta in questo affascinante e romantico borgo medievale noto per la sua bellezza e per suoi mulini dove il tempo sembra essersi fermato . Dopo una sbirciata ad un noto portale, si decide di prenotare per questo locale con annesso hotel; all’ingresso una comoda e breve “rampa” per raggiungere il piano -1 un’unica sala con travi a vista, tavoli alla giusta distanza e accoglienza ottima. Menù di carne e di pesce di lago iniziamo con un paio di antipasti da dividere: “antipasto del contadino” che prevede salumi misti ( delizioso il prosciutto) con gustosa giardiniera fatta in casa e “antipasto del polentone” con sopressa veneta ( ad occhio simile al salame ma con gusto particolare)  + mousse di funghi (in realtà no mousse ma semplici champignon )+ salsiccia e pomodoro e naturalmente polenta “caldissima ” appena sfornata,  insomma un esordio di vera bontà  che ci porterà, vista l’abbondanza, ad esagerare e a compromettere in parte il prosieguo del   pranzo  .  Seguono i primi : 1 “tortelli di stagione” con ricotta e  la variante particolare del sedano al posto degli spinaci  , 1 zuppa di cipolle con gli immancabili crostini  e per me saporitissimi (fin troppo) bigoli al torchio con sarde di lago unica annotazione privi (come i tortelli) di mantecatura ma forse qui si usa così (???).   Da Emiliano e Modenese  doc non potevo  astenermi dal chiedere  alla titolare informazioni sul “famoso” e tanto sbandierato in zona (oltre che presente in tutti i menù) “Nodo d’amore” di Valeggio in pratica trattasi di tortellini con pasta sfoglia sottile e ripieno di manzo, pollo , vitello e sedano,  da qui ne è nata una simpatica “disputa” campanilistica su quale fosse il migliore se il Valeggiano o l’Emiliano senza vinti nè vincitori. Veniamo ai secondi: un baccalà della tradizione veneta con polenta abbrustolita che non ha soddisfatto mia figlia anche se a parziale scusante per lei il traguardo era già oltrepassato,  una tenerissima e succulenta  tagliata di manzo con valeriana e aceto balsamico per mia moglie (assaggiata naturalmente)   un delicato e squisito  filetto di trota salmonata alla griglia  per me e come contorno per tutti  buone  patate al forno . Da bere pur trovandoci nella terra del Custoza preferiamo un leggermente aromatico  Lugana dei colli Vaibò  oltre ad un paio d’acqua , chiudiamo infine con due caffè . In conclusione tirando le somme splendida giornata in un borgo incantevole impreziosito dall’ atmosfera Natalizia e  pranzo , tanto per rimanere in tema, col periodo abbondante e di qualità .

Alla prossima !

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