Serata pre-cinema, io, marito e una coppia di amici decidiamo di fermarci a cena in una pizzeria vicina alla multisala. Dato che la nostra preferita è strapiena, optiamo per Arturo, che comunque si riempirà a breve.
L’ambiente è grazioso, luminoso, consiste in due piani, noi ci fermiamo al pianterreno e ci accomodiamo a un tavolo vicino all’ampia vetrata. Visito i bagni, ampi e puliti, e guardo i forni, sono a legna (cosa per me positiva) e sono almeno tre e vi sono più pizzaioli affaccendati in contemporanea.
Sul tavolo troviamo i menù: piatti di terra e di mare e una lista lunghissima di pizze. Io scelgo una pizza margherita ma con mozzarella di bufala e con l’aggiunta di pomodorini e funghi freschi e inoltre la chiedo “alta”, in pratica la faccio fare su misura. :)
Il paziente cameriere non batte ciglio, accoglie le varie ordinazioni e in poco tempo porta le bevande: una bottiglia d’acqua frizzante da mezzo litro, due birre e una coca media. Dopo la giusta attesa (non eccessiva nonostante il pienone) arrivano le pizze, tutte dal bell’aspetto: cottura perfetta, senza bruciacchiature e ricche di condimento. La mia pizza, più piccola delle altre ma con un bel cornicione, ha un impasto morbido, alto il giusto, è molto buona; ricca e saporita la farcitura, direi di qualità, complessivamente mi è piaciuta ed è risultata digeribilissima. Anche ai miei tre compagni di tavola la pizza è piaciuta molto.
Non prendiamo altro, nonostante i bei dolci in vetrina e l’offerta di un digestivo, e paghiamo 48 euro in totale.