Non è proprio un aperitivo ma una tarda merenda, per tappare un buchino nello stomaco prima di cena. Mentre raggiungiamo l’auto passiamo davanti a questo piccolo locale che da fuori sembra accogliente, le luci calde, i tavolini ricordano un bistrot. Entriamo. La ragazza ci fa accomodare e noi che siamo in quattro scegliamo il tavolone lungo con la panca ricoperta di cuscini.
L’attesa è un pelo più lunga della media ma in sala fa tutto la ragazza, che quando manipola i cibi si mette cappellino e guanti usa e getta, un’attenzione che non si vede quasi mai ma che fa la differenza: + 1 cappello solo per questa sensibilità.
Le tigelle sono abbastanza alte ma non proprio montanare, nel complesso buone, soprattutto di buona qualità nella mia, sia il lardo che il parmigiano. Gli altri optano per salame, prosciutto crudo e salame e parmigiano (fatta su misura, fuori menù). Con una bottiglietta d’acqua spendiamo 7,30 euro (1,50 le tigelle tradizionali e 1,80 la creativa) ed usciamo soddisfatti. Da tenere presente in menù anche tanti tipi di tramezzini.