NON È SEMPRE CAVIALE
Recita il titolo di un avvincente romanzo di Johannes Mario Simmel che lessi anni fa (ma che tutt’ora possiedo) e che narrava delle audacissime avventure e delle squisite ricette dell’agente segreto (suo malgrado) Thomas Lieven.
Il romanzo riporta diverse di queste ricette (quasi quasi ne posto qualcuna su GM).
Bene, il titolo del libro mi torna utile per ricordare che si mangia tutti i santi giorni e che ciò “non sempre” avviene nei ristoranti di Bottura, Cracco, Cannavacciuolo & C., bensì in locali più alla portata dei comuni Gustanauti.
Oggi infatti, come sovente accade, sono stato alla “Mensa del Vescovo” cioè al Self Service Ghirlandina, locale assiduamente frequentato dagli impiegati che lavorano in centro e dagli universitari, con i quali ha recentemente stipulato una convenzione (che dev’essere molto vantaggiosa, visto che dalle 13 in poi invadono letteralmente e pacificamente il posto).
La collocazione del locale è in via Leodoino che solamente i modenesi D.O.C. (che più D.O.C. non si può) sanno trovarsi sul retro del palazzo della Curia Arcivescovile, nella prima traversa a sinistra di via Sant’Eufemia, tenendosi alle spalle il Duomo.
Entrando si accede alla sala principale, dove sono collocati numerosissimi tavoli. Un’altra sala più piccola ha l’accesso dalla fine del bancone del self service. Entrambe sono pulite e ben tenute.
La scelta delle vivande è varia, le porzioni abbondanti e la qualità sempre buona e a prezzo calmierato. Tanto per dare un’idea:
primi “normali”: € 2,80 (possono essere pasta al ragù, al pomodoro, spaghetti alla carbonara, al pesto genovese, penne all’arrabbiata ecc.)
primi “speciali”: € 5-5,50 (lasagne, tortelloni ecc.)
contorni: € 2,90
secondi: € 5-5,50
Oggi ho preso una porzione di ottimo roast-beef con contorno di funghi champignons trifolati e una bottiglietta da 20 cc di lambrusco secco (non meglio identificato, ma che mi ricorda il Sorbara).
Morale (anzi, totale):
coperto 0,00
contorno 2,90
roast-beef 5,00
vino 1,70
totale € 9,60
Da sottolineare che i piatti possono anche essere da asporto: più d’una volta ho provveduto alla cena della mia famiglia facendomi confezionare nelle apposite vaschette di plastica porzioni di lasagne, polpette, seppie in umido con i piselli, ossi buchi, fegato alla veneziana ecc. ecc.
Che dire per concludere?
Sicuramente che per rapporto prezzo qualità la “Mensa del Vescovo” non ha pari e che sono sinceramente stupito che non fosse ancora assurta agli onori di G.M. visto che a Modena è un’istituzione.
Quanto al giudizio, trattandosi di una mensa, non mi spingo oltre i tre cappelli (tendenti ai quattro) ma la consiglio caldamente per un pranzo rapido in centro.
01/04/2017
complimenti, punto di vista assolutamente corretto, anche secondo me mangiare, e anche bene, non deve per forza essere un evento :clap: :clap: :clap: