Ieri sera ci troviamo in quattro amici per una rimpatriata, dopo circa due mesi che non ci si vedeva né sentiva. E si va a mangiare qualcosa: alle 20.20 siamo davanti al Gambero Rosso, in via Vignolese, entriamo e ci fanno accomodare in un tavolo da 4 persone; locale ben arredato ma non molto grande: direi una decina di tavoli in tutto. Il servizio si rivelerà efficiente e premuroso, anche se non faremo grandi ordini: tre pizze margherita e un calzone ripieno (prosciutto cotto, mozzarella, carciofini e funghetti), e da bere una bottiglia di acqua gassata e una caraffa da un litro di birra. Discrete (ma non oltre) le pizze, birra nella norma, e alla fine una sola coppa di fragole su gelato di crema (credo).
Agli altri tavoli vediamo che vengono serviti soprattutto piatti di pesce, conchigliame o pasta condita con pesce (senza dubbio di bell’aspetto): forse sarebbe stato meglio dirigersi verso questi cibi, ma si voleva stare leggeri!
Verso le 22.40 ci alziamo da tavola, a chiacchiere esaurite, e andiamo a chiedere il conto: 52 euro, arrotondati a 50: non direi fra le pizzerie più a buon mercato, ma siamo in città…
Per la qualità dei cibi e il prezzo darei da 2 a 3 cappelli, per il locale e soprattutto il servizio, buono, anche 4, ma alla fine prevale la qualità: per questa cena ci fermiamo a 3 cappelli.