Premessa :
In onor del cavallino bianco ; che con il suo alacre lavor contribuì all’opera di questo posto di ristoro per rifocillar viandanti, che dell’appennino facevan via tra la città felsinea e Fiorenza , la sosta prese il nome di Osteria del cavallino bianco [ 1849] – (una delle scritte sulle pareti all’interno del locale)
///
Questa recensione si potrebbe riassumere in poche parole “Come prendere 2 piccioni con una fava Outlet di Barberino per la moglie e mega fiorentina per me :) :) :) ... " Previa prenotazione ci presentiamo in questo locale in pieno centro , un'unica sala di 50/60 coperti non di più , tavoli ben distanziati e ben tovagliati , alle pareti quadretti con dediche al locale e raffigurazioni varie di vita Mugellana di un tempo che fu , insomma una buona impressione iniziale . Come ovvio nutrito e ben variegato menù Toscano con immancabili specialità della zona, iniziamo con uno stuzzichino di stria calda tagliata a fettine gentilmente offerto , poi a ruota un antipasto (da dividere) di quadretti polenta fritta con lardo di colonnata ( un pizzico di pepe l’ha resa OTTIMA !!! ) e con pancetta buona ma non all’altezza della prima . Con giusta cadenza passiamo ai primi : saporite pappardelle al cinghiale per me (abbondantissimo il sugo e… che scarpetta ragazzi !!!!) e delicatissimi tortelli alla Mugellana (gustoso ripieno di patate e ….) con ragù squisito . Arriva finalmente il tanto desiderato momento della fiorentina e , siccome avrei dovuto condividerla , vediamo di scegliere un taglio adeguato … ce ne viene presentata una di Kg. 1,2 ( 1 kg. per me e … 0,2 per mia moglie … :) :) :) ) PERFETTA !!! Una manciata di minuti ed eccola in tavola non prima di aver sostituito i coltelli con altri ben più “grintosi” e affilati , cottura “media” e non come dovrebbe “al sangue” , tenerissima , saporita e succulenta in una parola sublime , accompagnata oltretutto da buonissime e leggermente croccanti patate al forno . Restiamo in Toscana anche con il bere : un corposo Chianti “Campo Bruno” perfetto abbinamento a quanto si andava a mangiare e una d’acqua con gas . Incredibile ma vero rimane spazio per un ultimo "sforzo" : deliziosi cantucci e vin Santo per me “ è proprio vero che l’uno senza l’altro non sono la stessa cosa… “ e una maxi fetta di Zuccotto Toscano (ricotta / panna / cioccolato) per mia moglie, chiudiamo infine con 2 caffè gentilmente offerti . Alcune note finali a “bordo tavolo” : il servizio ? nulla da dire la padrona di casa ci ha coccolato con estrema cortesia dall’inizio alla fine ; il prezzo ? diciamo non economico ( ma ben spesi…) inutile dire che la fiorentina ha recitato la sua parte (€ 48,00 !!!) ma mica si può “ andare Roma senza vedere il Papa “… Infine dopo aver elargito a piene mani tanti superlativi ci addentriamo un po’ “acciucchiti” nelle viuzze del paese per l’occasione addobbate a festa in modo variopinto per l’imminente “Palio dei Rioni” .
Alla prossima !
06/05/2017
Gran bella mangiata (stento a controllare la salivazione...). Però ho due curiosità: la cottura media (e non come dovrebbe “al sangue”) l'avete chiesta voi ? I coltelli ben più "grintosi" e affilati erano a filo liscio (come dovrebbero essere i coltelli da bistecca) o seghettato ?