A Modena è una Domenica calda, il cielo minaccia pioggia e conseguente bagno turco per tutta la giornata.
Carico moglie e figli in macchina con destinazione Fanano, per vedere letteralmente "che aria tira".
Il tempo di parcheggiare e fare un giro per il paesello, quando ci rendiamo conto che sono le 13:00 ed ora di pranzo.
Ci dirigiamo al Sole, senza prenotazione, ma fiduciosi di trovare posto. Infatti siamo accolti e invitati a ritornare dopo 15 minuti, quando avranno sparecchiato alcuni tavoli per fare posto a noi 4.
L'ingresso del "Sole" è nascosto sotto una specie di galleria che collega il piazzale sotto la chiesa con la via che scende da piazza Corsini (quella della fontana). A malapena c’è un'insegna.
E' un Albergo di quelli sinceri, che una volta si chiamavano "pensione". Ha una bella e ampia sala da pranzo e offre un servizio di ristorante, o meglio: di trattoria.
Dico così perché se vieni qui sai cosa mangerai senza brutte sorprese. Sai che il conto sarà contenuto e sai che non potrai trovare il vino premiato o il piatto elaborato.
Sai che il servizio sarà sbrigativo ma gentile, a volte rapido, altre rapidissimo, ma altre volte qualcosa andrà storto e il tuo piatto verrà dimenticato… per poi rimediare con tante scuse e magari una porzione più abbondante.
Non esiste menù, l'energica ed efficiente proprietaria si fa in quattro per gestire, da sola, la sala. Ci elenca i piatti a voce con uno sguardo in cucina come per cercare conferme: ci sono le lasagne, le tagliatelle ai funghi le tagliatelle al ragù, le penne all'arrabbiata.
Di solito ci sono anche i tortelloni, ma oggi è tardi e probabilmente sono terminati.
Scegliamo 2 tagliatelle ai fughi, 1 lasagna e 1 tagliatella al ragù.
Beviamo acqua gassata in bottiglia, acqua dell’acquedotto in caraffa e un Lambrusco Grasparossa della cantina Settecani, che questa volta ho preferito al Sorbara poiché quest’ultimo non era freddo come desideravo.
Non facciamo nemmeno in tempo ad andare in bagno che arriva tutto.
I primi sono buoni, casalinghi in porzioni generose. Si vede da lontano che qui fanno la pasta a mano. Le tagliatelle sono spesse e irregolari, il sugo di funghi (porcini) è uno dei migliori mangiati in montagna, perché è ben legato alla pasta. Le lasagne sono ricche e il ragù di quelli che tinge gli angoli della bocca di arancione.
L’elenco dei secondi è più lungo, ci viene proposto il pollo al limone, il roastbeef, le salsicce e la carne alla griglia, l’immancabile cotoletta e, sorpresa, “Fish and Chips”, specificando che il “fish” sono pezzetti di merluzzo in pastella preparato da loro, quindi non congelati.
In 4 ci dividiamo una cotoletta, un fish and chips e ulteriori patatine.
Tutto buono, ben fritto, la cotoletta è di maiale e il merluzzo (3 bei pezzi) è croccantissimo fuori e morbido dentro.
Terminiamo con 2 caffè e 2 gelati di panna ai mirtilli per i bimbi.
64 euro, arrotondati a 60 per la certezza di rivederci.
4 cappelli, sinceri come il Sole.
26/06/2017
Ci siamo passati davanti poche ore prima del vostro pranzo :chuckle: non sapevo fosse anche ristorante