Le giornate no, le abbiamo tutti. La nostra non è stata proprio una di quelle ma da un locale dal quale ci si sente sempre coccolati, l’eccezione dà fastidio.
Arriviamo poco dopo le 13, ci sono due tavoli apparecchiati fuori e due dentro, non so se nel soppalco c’erano clienti ma penso di no. Chiediamo di mangiare dentro e ci propongono un tavolo proprio attaccato allo split dell’aria condizionata, per altro ad altezza tavolo. Poiché faceva un gran caldo ed aravamo accaldati la postazione non fa per noi e chiediamo di poterci spostare fuori.
Ordiniamo una tartare (12€) e un hamburger (15€), beviamo acqua; passa una buona mezz’ora prima che i piatti arrivino e nel mentre il cestino di pane se ne va. Dobbiamo chiederne un altro perché “spontaneamente” non ne arriva. Con la tartare non portano olio sale e pepe, chiedo l’olio e ci portano proprio solo quello, in bottiglia, come sempre buono. Peccato che mentre ancora sto finendo di mangiare la cameriera ce lo viene a prendere per portarlo a un altro tavolo. No, non sta bene. La tartare è buona, gli accompagnamenti sono salsa BBQ (a me non piace), senape (poco piccante), cipolla, oliva e capperi poco saporiti, ho il sentore non tritati all’istante perché tendenti al secco.
L’hamburger dicono buono, le patate al forno le ho sentite e non erano speciali, purtroppo nel panino la fetta di pomodoro presentava ancora la prima fetta dove era attaccato il peduncolo.
Insomma, ho notato meno attenzione sia nella cura dei piatti che del cliente. Tre cappelli un po’ tirati di incoraggiamento e perché so che possono fare meglio ma un buono sarebbe più aderente al vero.