Recensione su Locanda Al Commercio Rolli Castel d'ario
visitato da Piggo il 12.01.2008

Recensione su
Locanda Al Commercio Rolli
Castel d'ario

Visitato il 12.01.2008
Imperdibile!!!
Scritta da Piggo
Servizio: Ristorante

Spesa a testa: 24.50
Coperti: 1
10 commenti
In compagnia della mia gentile consorte mi sono trovato non casualmente a Castel d'Ario (noto per avere dato i natali a Tazio Nuvolari) proprio all'ora di pranzo. In pieno centro, sotto ad un portico si apre l'ingresso della "Locanda al commercio Rolli", locale rinomato per i piatti tipici mantovani: un piccolo ingresso col banco bar ed in bella vista numerose bottiglie pregiate tra cui diversi tipi di sauternes e, per la gioia di corpicino, almeno 8 qualità differenti di lambrusco sia mantovano che modenese (sì lo Zucchi di Sorbara era presente..) La sala da pranzo in cui un gentilissimo cameriere ci ha fatto accomodare è sobria , gradevole e decisamente più raffinata di quanto ci si potrebbe attendere da una trattoria. Tavoli ben spaziati, bellissime foto d'epoca alle pareti tra cui una che rievoca una mitica "bigolata" del 1967 (Grog, evita commenti..) tradizione tuttora viva nel mese di febbraio (ci facciamo un pensierino?). Confermo, sulla base di esperienze precedenti, che il classico menù mantovano da me prediletto è eccellente e non ha rivali tra i locali anche più raffinati della zona da me provati (una volta venivo da queste parti a pescare..) Partendo dagli antipasti abbiamo gustato un ottimo luccio in salsa accompagnato da una fettina di polenta fritta; i primi, e in particolare i risotti, sono a mio avviso il pezzo forte del locale. Noi abbiamo scelto il risotto alla pilota col "puntel" che per i non addetti sarebbe uno squisitissimo riso sgranato condito con un particolare tipo di salsiccia locale realizzata appositamente per questo piatto, formaggio grana e costine di maiale al forno. Altro risotto consigliatissimo è quello coi "saltarei" crostacei e pesciolini d'acqua dolce; solo a richiesta su prenotazione può essere disponibile il risotto con polpa di rane. Data la quantità di riso è fortemente sconsigliato il bis di primi (meriterebbero e non poco i tortelli di zucca e i ravioli con ricotta e spinaci). Oggi non abbiamo preso secondi, ricordo però eccellente e molto leggero un abbinamento tra mostarda di mele (fatta in casa) e formaggi vari. Sono naturalmente disponibili numerosi secondi di carne e, altro pezzo forte, il baccalà con polenta. Ci siamo permessi il dessert (un semifreddo al torroncino con cioccolato caldo ed una fetta di torta sbrisolona realmente speciale) Non ho bevuto ahimè vino data la necessità di guidare e non volendo bottiglie da mezzo litro peraltro disponibili. Due caffè ed un conto finale di 49 euro molto ben spesi. Servizio inappuntabile, cortesia e professionalità indiscutibili.

10 commenti

gi
12/01/2008
.. leggo bene??? non hai ..?!??!?? NON HAI ??? :) :)
Piggo
12/01/2008
Se leggi bene noterai che ero in compagnia di Colei che convinsi proditoriamente a sposarmi diversi lustri orsono. Pare che il mio fegato (non so perchè) le stia a cuore...
Piggo
12/01/2008
O forse era un modo gentile di comunicarmi che desiderava tornare alla magione ancora viva...
gi
12/01/2008
:) :) la seconda che hai detto ?
Piggo
12/01/2008
Io comunque mi concentrerei di più sulla notizia che a febbraio si tiene questa "bigolata" con assaggi vari non solo di pasta, ma di piatti tipici della zona.... Ci sto già facendo un pensierino ! e a te, gi, un bel risotto con crostacei!
gi
12/01/2008
l'avevo appositamente ignorata, o meglio cercavo di convincermi di averla ignorata :) a febbraio c'e' di tutto e di piu' :) ma quando il gioco si fa duro ... ;)
Piggo
12/01/2008
La bigolada: 21 febbraio a Castel d'Ario (MN) Il 21 febbraio, come ogni anno da ben 159 anni, si svolge a Castel d’Ario (MN) la bigolata: la cottura e la distribuzione di parecchie porzioni di " bigoi " conditi con acciughe, tonno e olio, inizia alle undici del mattino e si protrae ininterrottamente sino alle sei del pomeriggio, accontentando sei o sette mila persone. La singolare coreografia dei cuochi rossi in viso, dei grossi focolai,alimentati ancora con legna, degli enormi paioli e scolapasta, l'occasione di ritrovarsi uniti in semplicità, uniti dalla storia contribuiscono al successo di questa manifestazione che si rinnova negli anni puntualmente. La festa ebbe origine l'8 marzo 1848, quando la Società del Carnevale si fece portavoce del ceto degli affittuari, artigiani e commercianti esclusi dal potere politico e non tenendo conto dei divieti, promosse per il Mercoledi delle Ceneri una pubblica "...diffusione al popolo di polenta, aringhe, cospettoni e vino piccolo". Sotto l'aspetto conviviale si celavano forti tensioni sociali, che con il passare del tempo si attenuarono ma la festa continuò ad essere considerata un affronto alle pratiche della Chiesa, che imponeva il digiuno. Il regime fascista impose di spostare la data all'ultimo giorno di carnevale, ma dopo il conflitto si tornò al giorno tradizionale. Nel 1970 la chiesa concesse una particolare dispensa per tutti i casteldariese e per coloro che si trovano nel paese il mercoledì delle Ceneri.
corpicino
14/01/2008
Non hai bevuto neanche una goccia di lambro??? e c'era anche lo Zucchi????..secondo me nn stavi molto bene...ah...ah.....Grazie x le info lo mettiamo in agenda????..ah..ah...
margix2
30/06/2008
grazie per l'imbeccata .... ha mantenuto le promesse ... saluto
sangerronelmondo
22/08/2008
caro piggo stasera dopo aver letto la tua recensione vado a provare questo bel posto, mi hai fatto venire voglia di risotto :)
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