Da uno a quattrocento !
Già perché la prima recensione fu fatta proprio su questo ristorante almeno un lustro fa!
Positiva allora, positivissima anche oggi, magari con un cappello in più per via del momento e della ricorrenza.
Prenotazione tramite The Fork ed alla fine sarà riconosciuto un considerevole sconto.
Poca affluenza in questo pranzo della Vigilia di Natale che coincide anche con il XXII compleanno di mio figlio, famiglia al completo, io, Gherta, madre e……Andrea.
Idee diverse ma ci lasciamo coinvolgere dal “savoir faire” del titolare che ci orienta su un paio di antipasti “red roses”, da condividere, che di lì a poco ci verranno presentati su piatti “a scomparto”.
Sul tavolo è già presente il pane fatto da loro, veramente imperdibile, con aggiunta di semi di sesamo.
Aggiungiamo un paio di bottiglie d’acqua (alla fine saranno 3) ed un ½ litro di vino bianco fermo (probabilmente Catarratto).
In abbinamento all’antipasto un piattino con panelle (stratosferiche) e arancinetti (mozzarella e prosciutto cotto).
Il gustosissimo antipasto è composto da insalata di mare, polpettini alla murata, polpettine di spada, alici marinate, cocktail di gamberetti, particolare menzione ai “purpiceddi murati”!
Sui primi, Gherta si orienta su un’ottima “Pasta alla Norma”, noi ci facciamo coinvolgere in un bis composto da Pennette alla Vulcanara (pomodoro, spada, melanzana) e Busiate degli Abissi (frutti di mare), una versione “non originale” della tipica pasta trapanese.
Divagando con il simpatico titolare apprendiamo che Le busiate sono una sorta di maccheroni che vengono attorcigliati creando la classica forma a spirale cava al centro. La particolare forma serve a garantire una migliore cottura della pasta. L’incavo viene creato grazie all’utilizzo dell’apposito ferretto sul quale viene avvolto un pezzetto di impasto, grazie alla pressione data dal palmo delle mani durante la lavorazione, l’impasto mantiene la classica forma. Il nome busiate deriva dalla busa, stelo molto sottile della disa, una graminacea che cresce su terreni aridi e sabbiosi.
Porzioni abbondantissime, c’è chi non riuscirà nell’impresa di terminare il piatto.
Di secondo si è optato per un paio di Fritture Miste (gamberi e totani) ed una porzione di Caponata (melanzane, olive, capperi).
Per fortuna le fritture non sono abbondanti, ben fritte, asciutte, grande qualità.
Rimane uno spazio per i dolci, un impareggiabile cannolo per me e Gherta, un’altrettanto ottima Cassata al Forno per mia madre: Andrea ha abbandonato la tenzone.
Per finire un paio di caffè ed un’originale crema di pistacchio di produzione propria.
Nulla da aggiungere, prezzo finale di € 145 che con lo sconto del 20% diventa € 116…praticamente 29 euro per un viaggio gastronomico in Sicilia.
25/12/2017
Buona la prima, anzi la 400`