GRANDE SUCCESSO DI CRITICA E DI PUBBLICO ALLA QUARTA TAPPA DEL “PALIO DELLA TAGLIATELLA”, tenutasi alla Rana il 9.2.2018.
Ma veniamo al sodo.
Le premesse per una gran serata ci sono, quantomeno da parte nostra che ci presentiamo in 20 e prendiamo posto puntuali alla tavolata che ci è stata riservata.
Da incorniciare l’espressione del titolare, venuto a prendere le ordinazioni, quando Norby lo previene dallo sciorinare tutto il menu, proferendo con nonchalance: “venti tagliatelle al ragù”.
Dopo breve attesa ci viene portata una pila di piatti ben caldi (bra-vi, bra-vi, bra-vi, bravissimi !!!) seguiti da diverse fiamminghe colme di tagliatelle che, già dall’aspetto si preannunciavano eccellenti.
E lo erano effettivamente: pasta ruvida, di corretto spessore, ben cotte e ben condite con un ragù che, con buona probabilità, conteneva anche una certa percentuale di salsiccia.
Da incorniciare, in questo caso, l’espressione del sottoscritto quando ci sono state portate anche alcune coppette di ragù aggiuntivo, nel caso che qualcuno volesse incrementare il condimento delle tagliatelle, ovvero dedicarsi ad una “scarpetta” professionale (e io, naturalmente…)
Finito il primo giro di tagliatelle, senza apparentemente che qualcuno lo chiedesse, ci è stata portata un’aggiunta, neanche a dirsi, spazzolata in un batter d’occhio.
Come secondi la scelta, per quanto ho potuto constatare, si è suddivisa tra involtini fritti (un classico della Rana), cotolette e frittelle di baccalà, il tutto accompagnato da patate al forno e da cipolline in agrodolce.
Da rimarcare l’ottima qualità dei fritti, che evidentemente beneficiava di un olio “a basso chilometraggio” e che, almeno per quanto mi riguarda, non mi ha dato problemi di digestione e/o sete notturna.
Quanto ai dessert ho visto arrivare semifreddi, sorbetti al limone o al caffè, zuppa inglese e dolce mattone che mi pare siano stati apprezzati (personalmente avevo ancora una mezza coppetta di ragù…).
A seguire caffè, nocini e grappe in dosi non propriamente pediatriche.
La cena è stata innaffiata da diverse bottiglie di lambrusco (sorbara e grasparossa, mannaggia non mi ricordo i produttori) oltre che da alcune bottiglie d’acqua.
Il tutto per 25 euro che giudico onestissimi dal punto di vista quali-quantitativo.
In conclusione mi fa piacere notare come un’iniziativa nata quasi per scherzo abbia avuto un seguito sempre più crescente e mi abbia fatto conoscere tante nuove gradevolissime persone.
P.S.: come sempre un plauso a MAURIG che ha fornito i tovaglioli con il logo “Il Palio della Tagliatella”, invidiatici da parte degli altri avventori presenti alla Rana.
11/02/2018
Bellissima cena e vera e propria performance da 10 per il locale. Io ho preso la lingua (sola e unica) con la salsa verde a parte e devo dire che anche in questo caso la qualità era fantastica. Grazie a tutti della compagnia e di aver messo in piedi questa bellissima idea :)