Per dimostrare che non mi nutro esclusivamente di tagliatelle al ragù, vi racconto dell’ultima visita da “I Savoia”.
Premetto che essendoci già stati avevamo delle aspettative mooolto alte che non sono andate deluse.
Trovo che sia un ristorante assai raffinato pur nella modernità degli arredi, con tavoli grandi, correttamente distanziati e apparecchiati con cura.
Ci vengono portati i menu ma sappiamo già cosa ordinare:
4 antipasti di crudità di mare (tonno, ricciola, scampo, mazzancolla, ostrica, capasanta)
4 frittelle di bianchetti
4 porzioni di paccheri all’astice
2 porzioni (da dividere) di fritto misto.
Vi risparmio i superlativi (che comunque sarebbero richiesti da ogni portata), citando solamente la freschezza delle crudità, il sublime sapore della capasanta in carpaccio condita con un olio particolarmente denso, la qualità delle fritture assolutamente non unte (e quelle frittelle di bianchetti, che lavoro…….).
A conclusione le signore ordinano anche un dessert: crema catalana con mandorle tostate e caramello, cialda di pasta sfoglia con crema gelato e frutta fresca.
Anche i dolci riscuotono la loro approvazione.
Il tutto annaffiato da tre bottiglie di Ribolla Gialla riserva Lunelli e due bottiglie di minerale.
Conto finale 290 €, ovvero 72,5 a testa che, considerate qualità e quantità di ciò che abbiamo mangiato e bevuto, della location e del gentilissimo servizio mi pare sia una cifra equa.
24/02/2018
Mooolto interessante! Bravo vejo, non di sole tagliatelle vive l'uomo :)