Mercoledì sera cena con un anico al Vecchio Fiume, locale che frequento abitualmente sia come birreria, sia per cena.
L'interno si presenta come la classica birreria old style (preferisco - nel caso di specie - il termine "birreria" all'ormai comune anglicismo "pub"), con tavoli in legno, luci soffuse, pareti adornate di poster e stampe varie; nell'insieme, fascinoso e con forte personalità.
Apprezzo il Vecchio Fiume sia per la vasta offerta (e qualità) delle birre in bottiglia, sia per l'ottimo cibo (caratteristica, quest'ultima, assai rara in una birerria).
Ci presentiamo mercoledì sera in due senza prenotazione, chiedendo di cenare. Il locale, inizialmente quasi vuoto, pian piano si riempie.
Ci fanno accomodare in un tavolo, apparecchiato con una tovaglietta di carta, con scritto il menu, oltre all'immancabile "bibbia" delle birre.
Ordiniamo:
- io: "cotoletta di porco" (definizione da menu): per me sublime: gigantesca cotoletta a "orecchia d'elefante", con panatura dorata e croccante, per nulla unta e - rarità - carne abbastanza spessa (spesso, le cotolette a "orecchia d'elefante" presentano una carne talmente sottile - se non evanescente - che il sapore e la consistenza della carne si perdono nella panatura). La cotoletta è presentata in un piatto rettangolare, ricoperta da patatine fritte. Sono riuscito a terminare la cotoletta (era troppo buona per lasciarla....) ma le patatine erano davvero troppe.... E' un piatto che (pur presentato come "monoporzione"), è perfetto per due;
- costine di maiale: si tratta di un piatto pantagruelico, che ricorda i pasti dei Flinstone (!), costine (il termine è riduttivo) enormi e completamente ricoperte di carne (nulla a che vedere con il formato "classico" delle costine da ristorante), anche questo accompagnato da patatine fritte. Il mio amico, pur avendo dichiarato di avere "molta fame", non è riuscito a terminare il piatto....
Innaffiamo il tutto con tre birre in bottiglia da 0,50 l: una artigianale (ottima, di cui purtroppo non ricorso il nome,se non l'immagine della bottiglia con etichetta nera), una waiss e una peroni doppio malto.
Oltremodo (ed anzi, troppo) satolli, ci presentiamo al bancone per il conto, di complessivi Euro 55,00, che trovo giustissimo per la quantità e (soprattutto) qualità della cena e del bere.
In conclusione, spero che questi locali "old style" permangano immutati negli anni, in quanto conferiscono alla nostra città un'impronta fortemente individualizzante e caratterizzante e (forse) un pò nostalgica, che, con il diffondersi delle "catene" (le quali propongono locali "standard" ed uguali - nell'arredo e nell'offerta alimentare - ovunque), tende (a mio parere, purtroppo), inesorabilmente a perdersi......
Continuate SEMPRE così e alla prossima!!!