Lo scorso anno ci rimase impresso il freddo, quest’anno il problema non si è posto anche se dopo un certo orario la “guazza” si è fatta sentire, ma prontamente sono state tirate le pareti mobili e tutto è stato risolto.
Ci troviamo in otto in questo locale un po’ sperduto alla periferia di Limidi, la compagnia è eterogenea ed è composta da colleghi, ex colleghi e amici degli amici: stanno tutti un po’ invecchiando.
Partiamo con un tris di primi che diventa, come per incanto, un poker:
Tortelli di zucca: non troppo dolci e, conditi con un ottimo ragù, si spengono un po’;
Tortelli al radicchio: rispetto alla volta precedente il radicchio si fa sentire, rimangono sempre un ottimo primo;
Ravioli patate e speck: ormai un classico, discreti;
Tagliatelle al ragù di costine: qui invece andiamo verso l’eccellenza, ottime le tagliatelle, ottimo il ragù (qualcuno fa notare che c’è solo carne e non ossa………parere personale: meglio così), non avrebbero sfigurato al “palio della tagliatella”.
Riguardo i beveraggi stenderei un velo pietoso, il lambrusco alla spina che ci viene presentato è veramente “da battaglia”, ma non ho commensali particolarmente esigenti e mi adatto alla scelta della compagnia…bevendo un po’ meno del solito.
Di secondo optiamo per una grigliata mista, costine, salsiccia e copposso, il tutto piuttosto buono, fatto al momento, accompagnato da ottime patatine fritte croccanti ed un po’ di insalata mista che, forse, non nuoce alla salute.
Si conclude con dolci (io personalmente con un sorbetto al caffè) e caffè per tutti .
Complessivamente una discreta cena anche se, fatto salvo le superlative tagliatelle, non abbiamo mangiato nulla che meriti di essere ricordato ai posteri.
La scorsa volta assegnai un cappello in meno per l’ambiente freddo, stavolta per il fatto che la cena è stata “abbastanza normale”.