Chissà se il locale ha preso il nome dallo studio dell'inizio del secolo scorso dal quale si trasse la conclusione che il peso dell'anima fosse appunto 21 grammi oppure da altro , il dubbio rimane …. Un piccolo ambiente di rimpetto al bancone bar subito all'ingresso , uno stretto corridoio che costeggia la cucina a vista grazie ad un ampia vetrata e che sbocca di fronte al forno per le pizze poi un altro ambiente non grandissimo , senza dimenticare un piccolo cortiletto all'aperto con vista sull'abside della Chiesa dell'Adorazione ; insomma non tantissimi coperti ma tanta originalità . Menù con antipasti , insalate, panuozzi, panini e pizze dai nomi singolari e impronunciabili sulle quali optiamo come ogni venerdi . Per me una pizza prosciutto crudo rucola e grana arrivata in tavola dopo una giusta attesa : altezza media , discreto cornicione, impasto leggermente “tirone” , buona farcitura insomma più che sufficiente ma senza entusiasmi . Da bere coca-cola curiosamente solo in bottigliette in vetro da 33cl oltre ad alcune birre medie e l'immancabile acqua. Infine un paio di annotazioni : servizio parso approssimativo e alla buona e acustica insopportabile . Ci tengo a concludere con la frase trovata sul fondo del menù che da l'avvio a tante riflessioni : “la fine è il mio inzio “ ...
Alla prossima !
17/05/2018
frase che si può “vagamente” collegare al “peso dell’anima” :mmm: ma non sono così ferrato sull’argomento e, pur essendo il commento, non pertinente, (oppure usando un termine “di moda” OFF TOPIC), è probabilmente riferito al romanzo di Terzani (da cui è stato tratto un film)