Recensione su Ristorante Laghi Campogalliano
visitato da testapelata il 23.05.2018

Recensione su
Ristorante Laghi
Campogalliano

Visitato il 23.05.2018
Consigliatissimo!!
Scritta da testapelata
Servizio: Ristorante
Contesto: cena aziendale
Spesa a testa: 35.00
Coperti: 40
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Nello splendido scenario del Parco Fluviale del Fiume Secchia, ai bordi di uno dei laghetti, un locale rustico immerso nel verde con arredi in legno e soffitto a cassettoni.

Ci presentiamo in folto numero, diciamo tutta la parte commerciale della Ditta, per un Briefing accompagnato da un “leggero” aperitivo a base di prosecco e gnocco al forno con e senza cipolla, veramente molto gradito che fa salire i toni e la durata della discussione.

Tenuto conto che il ristorante ha aperto soltanto per noi si cercherà di non dilungare troppo le tempistiche.

Finalmente…………tutti a tavola.

Prima di partire vorrei fare un complimento allo staff di sala, molto professionale, col sorriso sulle labbra, sempre presente ma mai assillante: complimenti.

Apparecchiatura perfetta, doppio bicchiere, doppie posate, tovagliato di stoffa, acqua fresca e Lacrima di Bosco, un più che discreto Grasparossa dell’Azienda Agricola La Piana di Castelvetro.

Si parte con un valido Risotto agli Asparagi e si prosegue con Mafaldine con la mitica Salsiccia Gialla, riesumata da ricette rinascimentali dallo chef Paolo Reggiani in cui, assieme alla carne di maiale emergono zafferano, cannella, parmigiano-reggiano ed altre spezie “segrete” in proporzioni altrettanto “segrete”, un piatto indimenticabile.

E si prosegue con la tradizione: un ottimo e completo pinzimonio e gnocco fritto e tigelle come se non ci fosse un domani, un gnocco in piccoli pezzi, forse un po’ unto ma ugualmente leggero……..tanto per dire credo di averne mangiato DIECI pezzi, tutti accompagnati dagli ottimi salumi proposti, mortadella, prosciutto stagionato, salame, coppa, cicciolata; un appunto sulle tigelle, leggerissime anche se un pochino secche, di quelle che ne puoi mangiare a iosa in quanto non saziano, discreto il lardo con aggiunta di pancetta.

E per finire buffet di dolci e qui mi sono perso, un po’ perché la pasticceria secca e le torte non sono la mia passione, un po’ perché avevo mangiato a sazietà: ricordo una morbidissima Tenerina, le Minipesche, la Sbrisolona, la Torta di Pane, la Torta di Mele ed altre che hanno fatto la gioia dei colleghi “dolcivori”.

Un buon caffè e si chiude la piacevole serata.

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