Recensione su La Rana Magreta
visitato da Ninni il 05.01.2008

Recensione su
La Rana
Magreta

Visitato il 05.01.2008
Buono
Scritta da Ninni
Servizio: Ristorante

Spesa a testa: 21.66
Coperti: 1
18 commenti
Per prima cosa, saluto tutti voi perchè mi sono appena registrata sul sito. Sono abbastanza giovane, quindi abbiate pazienza per la mia grammatica, ma in fatto di alimenti credo di intendermene abbastanza, grazie al papà. Due settimane fa sono andata in questo locale con la mia famiglia. Come è già stato detto in altre recensioni, l'ambiente è molto spoglio. I miei hanno iniziato ordinando un bis di primi con tortelli di zucca e tagliatelle, entrambi al ragù. Devo dire che la presentazione non era delle migliori(hanno portato i due piatti nei quali non si distingueva un primo dall'altro) e il ragù, secondo mio padre, era di manzo e non di maiale come piace a noi. Io invece ho ordinato un piatto di gramigna con la salsiccia.. Sinceramente sono rimasta un po' delusa perchè non era molto saporita, non sembrava neanche salsiccia. In seguito ci siamo avventurati su cotolette alla milanese e arrosto di maiale. Per quanto riguarda le cotolette, il 10% era carne, il resto un impasto di uova e formaggio. L'arrosto non sapeva di molto, sembrava solo bollito, ma era comunque tenero. Per dessert abbiamo chiesto zuppa inglese, mascarpone e tartufo bianco.Nella zuppa inglese non c'erano i savoiardi, ma gli altri dolci erano buoni, soprattutto il mascarpone!! per il conto, chiedete al papà.. :) Nell'insieme speravo andasse meglio... Spero che come mia prima recensione possa essere sufficiente.Mi impegno a migliorare nelle prossime.

18 commenti

gi
15/01/2008
ciao ninni e benvenuta su GM :)
Ninni
15/01/2008
Scusatemi ho fatto un errore. La cotoletta, come mi è stato spiegato, è alla modenese ed è un impasto di uova e pane grattuggiato e un pò di formaggio
Kava5150
15/01/2008
Ciao Ninni, benvenuta
Goloso
15/01/2008
Ciao Ninni, benvenuta su GM. Mi dispiace dirti che il ragù classico è quello alla bolognese, e quello alla modenese e all'emiliana è uguale: soffritto di cipolle, carote e sedano, pomodoro da conserva artigianale passata a mano da pelati scottati, 2 parti di manzo, taglio lombo, e una di maiale entrambi macinati; sfumato con un po' di vino e cotto a fuoco lento per almeno 3 ore. Ciò per dirti che il vero ragù è prevalentemente di manzo, l'altro è un ragù di maiale, o salsiccia, o sugo di. Quindi, se non specificato, era fatto bene, e con le tagliatelle è perfetto, e classico... Il raù è un'altra cosa, ottima pure, ma di una cucina completamente diversa. Anzi, 'o raù. :) La cotoletta che hai descritto è effettivamente alla Milanese, l'altra è quella alla Bolognese, con cotto e formaggio e doppia impanatura; la modenese è la stessa... :) Scusa per le precisazioni, niente di personale comunque... spero solo di averti aiutato a fare un po' di chiarezza. Inoltre, la tua recensione è ben scritta, simpatica e grammaticamente perfetta. Molto più che sufficiente! Continua così ;)
scopricoperchi
16/01/2008
ciao a tutti e complimenti per il "duro lavoro " di recensori che state svolgendo. Sono molto curioso di enogasrtonomia locale e questo sito mi interessa sempre molto. Vorrei da goloso una precisazione:dove hai trovato queste info sul ragù alla modenese/bolognese/emiliana? ti sarei molto grato se mi passassi questa informazione ciao a tutti Scopricoperchi
scopricoperchi
16/01/2008
Scusate era enogastronomia.
Kava5150
16/01/2008
Ciao scopricoperchi e benvenuto. Essendo bolognese doc, mi sento un po' preso in causa. Perciò ecco la ricetta del "Ragù classico Bolognese". L'Accademia Italiana della Cucina ha depositato il 17/10/1982 presso la Camera di Commercio di Bologna la ricetta Ingredienti: gr. 300 di cartella di manzo gr. 150 di pancetta distesa gr. 50 di carota gialla gr. 50 di costa di sedano gr. 50 di cipolla 5 cucchiai di salsa di pomodoro oppure gr. 20 di concentrato triplo di pomodoro 1/2 bicchiere di vino bianco o rosso 1 bicchiere di latte intero Utensili necessari: tegame di terracotta di diametro circa 20 cm. cucchiaio di legno coltello a mezzaluna Procedimento: Si scioglie nel tegame la pancetta tagliata a dadini e tritata con la mezzaluna; si aggiungono le verdure ben tritate con la mezzaluna e si lasciano appassire dolcemente; si aggiunge la carne macinata e la si lascia, rimescolando sino a che "sfrigola"; si mette il 1/2 bicchiere di vino e il pomodoro allungato con poco brodo e si lascia cuocere per circa 2 ore aggiungendo, di volta in volta, il latte e aggiustando di sale e pepe nero; facoltativa ma consigliabile l'aggiunta, a cottura ultimata, della panna di cottura di un litro di latte intero.
g.falconline
16/01/2008
Seguendo il nesso costruito dall'amico Goloso, che unisce Marzaglia e la cucina emiliana con la Campania, dove la ricetta del ragù non prevede macinato, e nemmeno in questo caso solo la carne di maiale (l'altro elemento storico fondamentale è lo "scamone" di bue) preciso solo che il termine esatto per indicarlo è "'o rraù" :) Caro Goloso, non avertene a male... a giocare fuori casa capita di prendere un gol! :) :)
gi
16/01/2008
.. kava e falcon, mi stupite sempre di piu' :)
Goloso
16/01/2008
Grazie Kava, mi sembra che tu abbia confermato la mia ricetta, anche se in realtà nessuno mischia più vimo e latticini ormai, le poi percentuali e i correttori hanno infinite varianti... anche se questa ricetta è quella del '32... ho buona memoria? D'altronde la sua preparazione e soprattutto degustazione è uno dei momenti più belli dalla mia infanzia... G.Falconline, grazie per la correzione-lezione semantica, ma quella "ingredientale" e lessicale la sò... d'altronde la sua preparazione e soprattutto degustazione è uno dei momenti più belli dalla mia infanzia, variante lucana... Inoltre... semplicemente, caro scopricoperchi, delle mie nonne adorate sono molto geloso, entrambe cuoche, e non ti faccio adottare, siamo già in tanti... :) ragazzi, è così... :)
Goloso
16/01/2008
P.S. Caro Kava, anche il mio sangue ha del gioioso Bolognese DOC, mi sembra che dall'Artusi in poi abbiano ammeso solo varianti agli ingredienti e dosi che ho dato... d'altronde, escluse le mischiate del vino col latte la Norma è l'aggiusto... (la Norma è mia nonna, antica cuoca di conti, Rossi e non, di caridinali, Biffi e non, e vescovi; poi il Pippo, il nonno, decise giustamente di predisporla a nutrir precipuamente la prole). Carissimo Falco, per quanto riguarda il r-raù, le varianti, non solo lessicali ma anche culinarie, sono infinite, ma tutte adorabili... io amo quella della Rosa, che per stemperare 'o grass' d'u puorc' usava l'aglianico del Vulture... :) ... comunque, in generale, il senso era già stato perfettamente esposto a monte, no? Dovremmo spostarci nella facoltà " Lingua, storia e cultura dell'enogastronomia"... Povera Ninni... la prossima le diremo che il Parma ha ingaggiato Lucarelli...
g.falconline
16/01/2008
Carissimo Goloso... concordo, eri già stato chiarissimo sul senso a monte, ma trattandosi di cucina capirai che l'occasione era "ghiotta" :). Certo che se si spazia tra Campania e Lucania (cui fa riferimento credo il tuo secondo intervento dialettale ;) ) di varianti lessicali e culinarie ve ne sono tantissime, ed è bello rievocarle insieme e poterci scherzare, mi auguro proprio lunedì! Sono sicuro che che tu e gli amici di Gustamodena, e viene proprio come il cacio sui maccheroni :), apprezzerete la famosa e straordinaria poesia sull'argomento, gastronomico e linguistico, del grande letterato Eduardo De Filippo: 'O rraù di Eduardo de Filippo 'O rraù ca me piace a me m' 'o faceva sulo mammà. A che m'aggio spusato a te, ne parlammo pè ne parlà. Io nun songo difficultuso; ma luvà mmel' 'a miezo st'uso. Sì, va buono: cumme vuò tu. Mò ce avéssem' appiccecà? Tu che dice? Chist' 'e rraù? E io m' 'o mmagno pe' m' 'o mangià... M' 'a faje dicere na parola?... Chesta è carne c' 'a pummarola.
gnoloso
16/01/2008
Ciao ninni e benvenuta anche da me, si diceva un tempo: "educhiamoli fin che son giovani",quindi sei strabenvenuta,(e non ti preoccupare delle disquisizioni sai.....è l'età:)
g.falconline
16/01/2008
Gentilissima Ninni, essendo intervenuto in calce alla tua recensione, ma sulla scorta degli argomenti sollevati nei commenti, considero doveroso, visto anche che si tratta del tuo primo intervento, rivolgermi direttamente anche a te. Sono felice del tuo esordio, e desidero farti i miei complimenti per il modo diretto ed umano con cui ti sei presentata. La tua recensione è validissima sotto ogni punto di vista, e spero di poterne leggere ancora, con grande interesse :). Al di là del dibattito che si è aperto, che spero avrai gradito per i tanti stimoli all'approfondimento della grande ed inimitabile cucina italiana presenti nei commenti, i gusti non si discutono, e tu hai presentato in modo ineccepibile le tue preferenze. A questo proposito è validamente esemplificativo l'approccio di errevì, ciascuno di noi è legato ai sapori e alle tradizioni della propria famiglia e delle proprie abitudini. In ogni caso di certo l'interessante confronto suscitato dalla recensione ci ha arricchito tutti. Grazie Ninni a presto! :)
Kava5150
16/01/2008
x Goloso: tutto vero. In effetti la Artusi parla anche di chiodi di garofano. Del resto ognuno in casa se la personalizza a proprio piacimento, ma la base è la stessa. Mia mamma, ad esempio, non mette la pancetta, che è vero che lo fa diventare più saporito, ma lo rende anche più grasso.
gi
16/01/2008
bravo errevi, sosteniamo IL gnocco.. anche io non riesco a dire lo gnocco. Anzi, sosteniamo AL gnòc ! :)
g.falconline
16/01/2008
Grande errevì! Chi da del tu all'impasto della pizza e contemporaneamente al brodo di cappone può permettersi di tutto! Viva la libertà di espressione e di forchetta, viva la cucina emiliana, viva le massaie emiliane (scusate ma mia suocera segue GM e il mio appello non poteva trascurarla :) ), viva le tagliatelle ...W IL GNOCCO! :) :)
corpicino
17/01/2008
Che perle che di cultura che avete regalato...grazie a tutti x le precisazioni e le ricette.....anche io mi unisco al dire il gnocco...e nel popolano dialetto al gnoc'fritt!!!..col salam o x casion in nal cafe'lat!!!!
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