E' una pizzeria d'asporto, in un negozietto piccolo piccolo con lo spazio appena sufficiente per 2 sgabelli.
Proprio per questo non è possibile consumare la pizza in loco, confermando la definizione di "take away".
Non consegnano le pizze a casa, rendendo necessario recarsi in pizzeria e aspettare... Questo approccio normale fino a qualche anno fa, è diventato un limite al giorno d'oggi.
Il punto di forza del locale è decisamente la pizza, o meglio la DIMENSIONE della pizza che, ad una prima stima, usa una pallina di impasto doppia rispetto le pizze normali. Il risultato è una pizza molto grande di diametro, ma anche alta di spessore (troppo), con un cornicione importante, ben condita, anche se un pelino scarsa pomodoro, e cotta ad alta temperatura in forno a legna.
Io sono amante della pizza Napoletana, ma a mio parere questa pizza più che Napoletana è enorme. La pasta risulta troppa e comunque troppo impegnativa e, proprio a causa del suo spessore, in alcune parti non risulta perfettamente cotta al centro, compromettendone la diregibilità.
Per come la vedo io, la Napoletana è spessa non per la quantità di impasto, ma per la sua lievitazione lunga e la cottura ad alta temperatura che le dona quel senso di leggerezza che in questo caso non si avverte per nulla.
Poi è chiaro che di fronte ad una pizza di queste dimensioni, comunque buona, chi ha fame prova un misto di soddisfazione e allegria (e da qui il nome della pizzeria!) confermata anche dal poter finire gli abbondanti avanzi a colazione il giorno dopo.
I prezzo sono nella norma: per 1 margherita, 1 diavola, 1 salsiccia e 1 capricciosa ho speso 23.5 euro.
Considerati pregi e difetti e limiti della mancanza del servizio a domicilio, mi fermo a 3 cappelli.