Come premio per aver lavorato molto bene durante un picco rilevante di lavoro, ospito una squadra di miei ragazzi a cena in questo locale.
Siamo in 11, dal menù abbastanza vasto che comprende specialità tipiche bolognesi, cucina di mare, pizza, crescentine fritte e tigelle, abbiamo scelto:
Antipasto di salumi, formaggi e sottaceti per tutti con tigelle e crescentine, tutto buono, qualità dei salumi valida, crescentine fritte , tigelle e formaggi buone.
Abbiamo proseguito con grigliata mista per 9 composta da capocollo di maiale, costoline, salsiccia e tagliata di manzo con patate fritte, tutto buono e abbondante, dei due che non hanno preso carne una persona ha mangiato una pizza della quale non ricordo la farcitura e l'altra ha mangiato tagliatelle al tartufo. SIa per la pizza che per le tagliatelle i giudizi sono stati lusinghieri.
Come dessert ci siamo sbizzarriti fra, tiramisù, meringhe con cioccolato fuso, cremini al pistacchio, affogati al caffè, sorbetti e panne cotte ai frutti di bosco , tutti molto graditi.
abbiamo termintao con 8 caffè e alcuni liquoiri, abbiamo bevuto 2 caraffe di sangiovese della casa e 2 di prosecco potabili oltra a svariate bottiglie di acqua.
Al momento del pagamento il conto di € 346 è stato arrotondato in fattura a € 320.
Tutto molto bene, locale con comodo parcheggio, accogliente e ben tenuto, la cucina non ha picchi estremi di qualità ma garantisce un standard medio alto in proprozione al rapporto prezzo qualità, Servizo veloce e presente nonstante non ci fossero posti vuoti e numerosi avventori che non avevano prenotato siamo stati respinti all'ngresso.
Vorre aprire una pagina nostalgia a proposito di questo locale........
Quando è nato, alla fine degli anni 60, era una chiosco all'interno di un bellissimo parco di alberi antichissimi di ciliegi, chi ha avuto l'idea di intraprendere l'attività è stata mia zia Emma con mio zio Mentore e la nonna materna Maria. Il locale, non avendo possibilità di ospitare persone al proprio interno era stagionale, apriva a maggio chiudeva a settembre. Al termine delle scuole non vedevo l'ora di andare in vacanza dagli zii per poterli aiutare nel lavoro. Per almeno 4 anni, dagli 8 ai 12, ho passato parte delle mie vacanze estive lavorando lì, e nonostane fossi un bambino ricordo ancora quei periodi con grandissimo piacere. Lo zio faceva la pizza nel forno a legna con il tegamino, la nonna friggeva le crescentine alla bolognese, grandi tonde e con il buco in mezzo nella padella poi le metteva a sgocciolare nello scolapiatti, i salumi avevano un'altro sapore (ma questa è solo nostalgia...) , io e la zia gestivamo i tavoli all'aperto. Poi quando gli zii hanno deciso di non continuare si sono succeduto alcune gestioni, sempre con successo, fino all'arrivo di Beppe l'attuale gestore che ha rilevato il chiosco negli anni novanta e un po alla volta, lo ha portato alla struttura di adesso che è in grado di accogliere circa 300 persone.
Scusate se mi sono lasciato andare ai ricordi, sarà l'età..........????
19/10/2018
WoW, Maurig, ma allora sei figlio d'arte della cucina, mica lo sapevo!!! ;) :clap: