Devo subito rendere merito a GustaModena per avermi fatto conoscere questo ristorante, in primo luogo per la simpatia e la cortesia delle due giovani coppie di gestori sardi, molto affiatati.
Sempre in compagnia di mia moglie e della nostra amica “gastroentusiasta”, il clima come sempre è euforico: il venerdì è la nostra moderna interpretazione del concetto leopardiano del sabato del villaggio “Questo di sette è il più gradito giorno, pien di speme e di gioia….”
Il venerdì diventa così l'ideale per trovarsi con gli amici, per me che lavoro su cinque giorni, con l'intero weekend a disposizione ancora non scalfito dal tempo. Ma con l'inesorabile passare degli anni, potevamo spingerci alla soglia dei giorni di festa limitandoci al venerdì sera? Ed ecco un'ulteriore invenzione…
E se iniziassimo col goderci le prime ore del venerdì giàin odore di festa? Idea proprio geniale trovarci a pranzo con due lunghe mattinate, tre tranquilli pomeriggi e due serene serate come rassicurante, seppur caduca diga, che allontana i pensieri dell'ufficio :) :)
La prima testimonianza della gentilezza dei gestori, che giàsegna una prima differenza rispetto ad altre esperienze, è che accettano la prenotazione per le 14.00 senza sollevare alcun problema. A quell'ora il locale si presenta particolarmente luminoso, grazie alle ampie vetrate e l'ambiente, giàspazioso, è anche più accogliente. Controllo la mia etàapparente nello specchio di bagni confortevoli e moderni, e la fame cresce anche per dimenticare… :).
Sino ad ora il ristorante è stato al centro delle attenzioni dei recensori di GM principalmente per la pizza, esperienza che io stesso ho giàavuto modo di descrivere. Giàesaminando il sito internet del locale, eravamo rimasti molto favorevolmente colpiti dalla grande scelta di piatti a base di pesce, oltre che dalla loro presentazione fotografica :).
Appena arriviamo ci viene servito un apprezzato gnocchino di pizza al pomodoro a spicchi. Partiamo subito con gli antipasti: due porzioni di misto freddo e due porzioni di soutè di cozze (rigorosamente senza pepe ;) ).
Buona l'insalata di mare, anche se non molto abbondante, quantitàin linea però con il prezzo, ottime le alici marinate. Eccellenti le cozze, tutte di dimensioni rimarchevoli e molto piene e gustose, servite in grande quantità.
Con i gusci di tutte le cozze che ho mangiato nella mia vita potrei rinforzare l'asfalto della Salerno-Reggio Calabria ( per chi è solo pratico del tragitto Lesignana-Saliceto Buzzalino, aggiungo che sono circa 450 chilometri :) ) , forse dovrei segnalare la cosa al Ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro… :) .
Intanto lo gnocchino è stato letteralmente polverizzato, e la gentilissima ragazza sarda, che ci serve, lo sostituisce con un ottimo pane fatto con l'impasto della pizza, caldo di forno … delizioso! E' il momento tanto atteso dei primi, tutti molto intriganti.
Tradizionale obolo a favore della mia recensione, che mi illudo offerto volentieri dalle mie generose commensali. “Spaghetti con vongole e pomodorini”, per la nostra amica, e “spaghetti del vecchio” per mia moglie (vongole – salmone – gamberetti - rucola). Entrambi molto buoni, con la pasta che presentava una impeccabile cottura al dente e porzioni soddisfacenti.
Per me ho scelto la “Fregola sarda alla pescatora” con cozze, vongole, gamberoni e scampo, piatto presentato in ordinata ed invitante geometria. La “Fregola” è una pasta di grano duro tipica della Sardegna, che viene rigorosamente lavorata a mano (con acqua e sale) e ridotta a palline di piccole dimensioni, che vengono asciugate lasciandole per pochi minuti in un forno caldo.
A vedere il piatto così ricco e ben preparato, caratterizzato da queste piccole sfere di pasta, mi sembrava di vedere un bel cous cous di semola a grani grossi, davvero un effetto invitante. Sin dal primo boccone le aspettative, incrementate dal bell'aspetto, non sono andate deluse, grazie al persistente gustino di sapore di mare.
Abbiamo accompagnato il pranzo con un buon vermentino frizzante, della cantina "Santa Maria la Palma" di Alghero. Un vino doc giovane, servito e tenuto in fresco, con profumi di mela e dal gusto asciutto, molto apprezzato dalle mie commensali perché armonico e con un vago fondo di mandorla (naturalmente mi sono documentato a favore di chi legge... più onestamente io l'ho trovato gradevole e particolarmente adatto alle pietanze ;) )
Con acqua, frutta per due e un sorbetto, il conto finale è stato di 35 euro a testa. Sicuramente abbiamo mangiato bene, allietati anche dalla comunicativa della giovane ragazza sarda che ci ha assistito, intrattenendosi simpaticamente a scambiare un po' di chiacchiere.
Alla prossima faremo anche la conoscenza dei secondi, per avere una panoramica più completa e per un giudizio più impegnativo. in attesa del prossimo tour: quattro cappelli tutti meritatissimi!
16/01/2008
Scusate... volevo dire IL GNOCCHINO... spero che la traduzione sia giunta in tempo... :)