Un pranzo di lavoro frugale ma “soddisfacente”.
Location che lascia molto a desiderare, poi, entrando, si apre “un mondo diverso”, elegante, toni sul bianco, bottiglie alle pareti, tovagliato perfetto.
Sul tavolo qualche crostino con pomodoro e cubetti di frittata che verranno spazzati via.
Siamo in quattro e si opta per un primo a testa, e mentre in due vanno su delle ottime tagliatelle verdi al ragù, gli altri vanno su un più che interessante piatto di spaghetti con crema di latte, acciughe del cantabrico e pomodorini confit.
Da bere un paio di bottiglie d’acqua ed un calice di Franciacorta.
Quattro caffè accompagnati da piccola pasticceria ed il giuoco è fatto.
Non si possono assegnare più di tre cappelli, ma solo per la frugalità del pasto, probabilmente meriterebbe qualcosa di più.