Locale aperto da circa un anno, ma Fornaciari è una figura storica della ristorazione reggiana.
Un breve cenno storico, passò dalla macelleria (peraltro ancora esistente) alla ristorazione ed ebbe un successo senza uguali: come la settimana enigmistica, vanta innumerevoli tentativi di imitazione (alcuni ben riusciti), ma rimane il pioniere di questa “politica”.
Locale relativamente piccolo che dispone di un discreto parcheggio, in ogni caso Casina non è una metropoli ed i parcheggi non latitano; tovaglietta di carta gialla, doppio bicchiere, apparecchiatura ridotta al minimo indispensabile, appena entrati fa bella mostra un frigorifero a vista con fiorentine, in sala prosciutti con osso appesi che fanno scena.
Ci siamo accordati per un menù degustazione che comprende una serie di antipasti ed una grigliata con verdure, vino, acqua, dolce, caffè e ammazzacaffé sono compresi per un prezzo di € 35 !!!!
Partiamo con gli antipasti, un po’ a cottimo ci arrivano: tartare o se preferite battuta al coltello in quantità e di grande qualità; carpaccio stratosferico; l’ormai classico tosone avvolto nella pancetta; minisvizzere (fin troppo cotte); tagliare di ottimi salumi misti (coppa, prosciutto, salame): detto fra noi potremmo essere già più che soddisfatti.
Prima di passare al piatto principale un cenno sui vini compresi nel prezzo, magari un po’ da battaglia ma, volendo, si può aggiungere qualche euro ed ordinare qualcosa di maggior qualità: menzione merita un discreto lambrusco a marchio “Griglioteca del Macellaio” prodotto e imbottigliato da MO4335 !
Ed ora la descrizione della grigliata: in un giardino di verdure (patate, polenta fritta, melanzane e zucchine grigliate, carote a rondelle, cipolla) una stupenda fiorentina, una tagliata tenerissima ed un filetto da favola; non dilungandomi troppo sulla qualità e sulla cottura perfetta, tengo a precisare che è rimasto solamente l’osso, accuratamente spolpato, della fiorentina.
Un piatto di torte miste senza infamia né lode, caffè, nocino e limoncello hanno chiuso degnamente l’ottima cena.
In sintesi: carne di grande qualità, formula collaudata, servizio con qualche pecca (gli antipasti sono arrivati un po’ troppo rapidamente, uno dopo l’altro), anche sulla professionalità del personale di sala ci sarebbe un po’ da ridire, sicuramente non sulla gentilezza e la voglia di fare, diciamo che “mancano i fondamentali”, ma siamo in un locale “alla buona” e le pretese debbono essere “ridotte di conseguenza”.
La presenza di Antonio Fornaciari alla griglia ed alla cassa è sinonimo di “qualità e passione”, richiesto da lui, il “tutto bene ragazzi?” è di particolare effetto.
24/03/2019
Interessante :clap: :clap: