Recensione su Antica Trattoria Cognento Reggio nell'Emilia
visitato da testapelata il 19.05.2019

Recensione su
Antica Trattoria Cognento
Reggio nell'Emilia

Visitato il 19.05.2019
Consigliatissimo!!
Scritta da testapelata
Servizio: Ristorante
Contesto: pranzo in famiglia
Spesa a testa: 28.33
Coperti: 6
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Quando ci si trova bene, sia per professionalità, qualità, logistica, Ti viene da ritornare anche in tempi brevi, è il caso dell'Antica Trattoria Cognento di Reggio, posto ideale per fare provare alcuni "piatti classici" della cucina del territorio a chi viene "da fuori".

Sarò ripetitivo, ma il tovagliato di stoffa, il doppio bicchiere e le doppie posate sono sempre più che apprezzate.

Ed è così che in questa piovosa domenica opto per portare mia cugina e l'attuale partner a gustare piatti tipici.

Siamo in sei e decido io per tutti, partendo da un assaggio di cubetti di erbazzone "non convenzionale", diciamo che ci è stato presentato il solo ripieno saltato in padella, senza pasta ma senza nemmeno l'indoratura prevista dalla versione correggese, lo "scarpasot": diciamo una "mise en bouche" gradita.

Da bere, fatto salvo acqua naturale e frizzante, in mancanza di un Pignoletto che avrei gradito, un sorprendente Artemis della Cantina Bertolani di Scandiano, uno spumante brut da uva spergola, vitigno antico riscoperto e valorizzato.

Proseguiamo con "tortelli verdi per tutti", serviti su piatti da portata con doppio cucchiaio (dettagli che fanno la differenza), in porzioni fin troppo esagerate (ma nessuno ha protestato), conditi con burro (a parte ci siamo fatti portare il classico soffritto): in una mia personale classifica, i tortelli della famiglia Becchi sono, per qualità, fra i migliori della provincia.

Come al solito, nonostante il consiglio della simpatica cameriera, non ho resistito ad ordinare, a numero, tigelle e gnocco fritto ed un paio di vassoi di salumi (coppa, salame, prosciutto di parma, tutti prodotti di altissima qualità) ed un po' di stracchino.

Bello gonfio e poco unto il gnocco, abbastanza mollicose ma eccellenti le tigelle, se proprio vogliamo trovare una pecca, il lardo pestato era un po' troppo freddo, ma me ne sono accorto solo io.

Stavolta qualche superstite è rimasto, ma ce lo siamo fatti insacchettare.

Un paio di dolci (stracchino della duchessa) ed alcuni caffè chiudono un pranzo assai gradito da autoctoni e forestieri.

Si potrebbe disquisire sul fatto che 28 euro per mangiare tortelli, gnocco e tigelle siano un tantino "fuori mercato", ma il mio parere rimane sempre che di fonte alla qualità e ad un servizio impeccabile, qualche soldino in più si paga volentieri.

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