E’ ormai parecchio tempo che l’amico Fabio “cicioùn” (fra l’altro dimagrito al limite della decenza) propone di andare ad Osteriola Dal Baruser, ed allora si va, ci troviamo soltanto in cinque, la vecchia compagnia si è ormai sciolta e non sempre è facile “fare mucchio”.
Teniamo alto il bere, tre bottiglie di un buon Franciacorta di cui non rammento la cantina accompagneranno una discreta cena a base di pesce, qualche bottiglia d’acqua sarà esclusivamente scenografica.
Per mettere un po' in difficoltà il personale che secondo noi è un po' inesperto, anche se "simpatico e sorridente", partiamo con cinque piatti diversi, sauté di cozze (discreto), gnocchi fagioli e cozze (da dimenticare), piatto del pescatore (così così), strozzapreti allo scoglio (discreto), moscardini in umido (anche qui, da dimenticare).
Proviamo a rifarci con tre porzioni di fritto misto da condividere, la media si alza, il fritto è asciutto ma molto gommoso e, diciamo la verità, un po’ scarsino, così scarso che ordineremo un mezzo metro di pizza per arrivare “a bollo”.
Qualche dolce ed un paio di sorbetti ed un paio di caffè chiudono la serata.
Ci vengono serviti alcuni liquori pseudocasalinghi e gradiamo in maniera particolare quello a base di melone.
Nel complesso una cena con più ombre che luci, dai tempi d’attesa un po’ troppo dilazionati, alla richiesta di una stria come antipasto arrivata assieme ai piatti, i piatti di pesce che si sono rivelati più “da battaglia” che “di qualità”, alla fine della fiera la pizza ha alzato la media.
E, per una volta, avrei da ridire anche sul prezzo…46 euro a testa, anche se il vino ha inciso per un buon 20%, ci sono sembrati “un tantino esagerati”.
Fermiamoci ad un “buono” senza se e senza ma, andrà sicuramente meglio la prossima volta.
26/08/2019
Mangiato così così ma bevuto benissimo!ðŸ‘ðŸ‘ðŸ‘