Ansiosi di provare questa nuova pasticceria che ha aperto al posto del Mozart, andiamo a fare colazione il giorno dopo l’apertura.
Il restyling rende l’ambiente più giovane, spazioso, i tavolini più ampi, una parte del laboratorio adibita a vendita. Da una parte un bancone tipo bar e una vetrinetta con qualche pizza tonda, croissant e svedesi, dall’altra la vetrina con le paste più di pasticceria e in mezzo la cassa, con pagamento automatico.
C’era un fila lunghissima, probabilmente dovuta a un inevitabile rodaggio, perché i tavoli non erano tutti pieni e a servire c’erano ben 5 persone! La consumazione si paga prima.
Noi prendiamo 3 paste (un croissant vuoto, una tortina di frolla crema e frutta fresca, una diplomatica), 1 pizza tonda (buon diametro e spessore), 2 cappuccini e 2 succhi di frutta.
La diplomatica è buona, anche se avrei preferito una crema semplice e non allo zabaione; la tartelletta con la frutta senza infamia e senza lode, soprattutto in merito alla frolla; buona la pizza.
L’artigianalità a mio parere si è persa un po’ per strada, collocandosi a metà strada tra una pasticceria artigianale quale era prima e un buon bar. Certo, da preferire a quest’ultimo per la varietà di scelta, che è veramente tanta.
Tre cappelli di incoraggiamento.