Tornando a casa sul Canaletto facciamo una piccola deviazione per comprare il pane e qualcosina di salato da mettere sotto i denti. Il forno si trova sulla sinistra entrando in paese, con qualche comodo posto auto proprio davanti al palazzo. Attendiamo che il cliente prima di noi esca per entrare a nostra volta. Ci igienizziamo le mani e via con l'ordine: una ciabatta di pane pugliese (croccante e ben cotto), del gnocco ingrassato coi ciccioli e un gnocchino tondo (che sparisce durante il viaggio). Tutto molto buono. Vediamo anche un cartello col prezzo delle tigelle surgelate, 30 pezzi 4€, e via un sacchetto anche di quelle. Per finire un sacchetto di farina 0 del mulino Gaspari di Stuffione di Ravarino (quando trovo a filiera corta e km zero acquisto sempre volentieri). Le tigelle, cotte nella tigelliera di alluminio sono lievitate bene e un po' vuote dentro (io le preferisco più crescentina montanara) paragonabili a molte altre fresche da cuocere che si trovano nei supermercati della zona, ma ad un prezzo ben maggiore.
Assolutamente da applauso, tant'è vero che le ho anche fatto i complimenti, la signora che ci ha serviti al momento del conto e di maneggiare il denaro ha tolto i guanti che ha utilizzato per toccare gli alimenti. Un gesto gradito quanto necessario, soprattutto in questo momento, ma che in pochissimi fanno. Complimenti.