Recensione su Locanda del Feudo Castelvetro
visitato da g.falconline il 20.01.2008

Recensione su
Locanda del Feudo
Castelvetro

Visitato il 20.01.2008
Poteva andare meglio..
Scritta da g.falconline
Servizio: Ristorante

Spesa a testa: 35.00
Coperti: 1
8 commenti
Il borgo antico di Castelvetro è davvero molto bello, e la passeggiata che dal parcheggio porta al ristorante già predispone all'idea di un'esperienza positiva. Il contesto urbano per me conta molto, perché crea un clima particolare, e stati d'animo alla ricerca di emozioni suscitate da nuove scoperte gastronomiche. Bello anche l'edificio antico della rocca, dove ha sede il ristorante con il relativo hotel. Non avevamo prenotato (a seguito di una singolare vicissitudine sorta con un altro ristorante o presunto tale di Castevetro… ma ne parlerò altrove sul sito) ed eravamo in quattro, ma il giovane e gentile ragazzo che ci accoglie ci allevia dalle preoccupazioni dicendo che non vi sono problemi. Decidiamo di restare nella saletta collocata al livello della strada, ma scendendo per andare in bagno abbiamo modo di osservare anche l'altra saletta, e la struttura interna ben finita e di suggestivo aspetto medioevale. I bagni sono belli, ben tenuti, e tutto l'arredo del locale è elegante e abbastanza ricercato. La tavola è ben apparecchiata, tutto molto bello, e lo stato d'animo ben predisposto: tutto è pronto per l'atteso viaggio nel mondo dei sapori. Il menù viene portato dopo un po', e appare davvero molto invitante, ma giunge il nostro gentile cameriere a consigliarci una scelta più circoscritta. Apprezziamo il gesto: in questi casi il ristorante dimostra di tenere alla preparazione di pietanze basate su ingredienti disponibili di qualità. La mia attenzione viene attratta dai Tortelli di patate con guanciale stagionato e spuma di rosmarino, citati dal cameriere e già riportati con entusiasmo in altre recensioni, mentre sui secondi non riesco a mettere a fuoco bene la situazione. In effetti il ragazzo si allontana prima che l'insieme delle nostre scelte, già accennate, possa concretizzarsi in un riepilogo per la memoria. Ci rendiamo conto che l'ordinazione ancora non è iniziata, e che quelle del cameriere erano solo indicazioni di massima… nessun problema. Dopo un po' arriva un ragazzo ancora più giovane, con un taccuino, e finalmente si parte! Mi espongo subito: Tortelli di patate con guanciale stagionato e spuma di rosmarino :) poco prima suggerite dal cameriere. Ding! Esordio sbagliato :( , il ragazzo (che comprendiamo essere lo chef solo a fine pasto, e dietro mia domanda al cameriere) mi informa che la spuma di rosmarino non c'è. Resto sorpreso e spontaneamente faccio presente che eravamo appena stati indirizzati, dall'altro ragazzo, anche verso questo piatto. Naturalmente se avessi saputo che era lo chef in persona nemmeno avrei pensato di approfondire. La reazione, a mio avviso non del tutto professionale, è stata quella di ribadire l'assenza di spuma di rosmarino, con un lieve sorriso indisposto, senza altre spiegazioni, e la risposta? “Se vuole glieli preparo senza spuma di rosmarino” Ding! Risposta sbagliata! Io ero solo sorpreso, e ancor più ora a sentirmi proporre come alternativa ragionevole una cosa ben diversa. Chiedevo solo se ne era certo visto che, non essendosi presentato, per noi era solo un altro cameriere in contraddizione con il primo. Bene, decido di sorvolare, anche se per il restante tempo legato al completamento dell'ordinazione mi convinco sempre di più dell'ineguatezza del suo modo di porsi. Pazienza, di solito sono molto tollerante, ed è possibile che io abbia travisato, individuando nel suo atteggiamento una certa affettata sufficienza (e mi sentivo un po' rasta con accento campano). Ordino così passatelli asciutti al ragù d'anatra. Passiamo ai secondi: finalmente è il momento del filetto di manzo alla moda di Roberto Rossi, protagonista di tante recensioni. Consapevole della mia allergia al pepe chiedo di spiegarmi la preparazione, ed in effetti il pepe compare, seppure nell'ultima fase della cottura… chiedo se è possibile farne senza, e mi viene risposto che posso scartarlo io dalla carne. Ding! Risposta sbagliatissima. A parte tutto quello che uno può pensare di male di una simile affermazione in termini di disponibilità verso il cliente, e di rischio per me: se lo chef (sempre in incognito) tiene tanto alla integrità delle proprie creazioni, come mai invece la spuma di rosmarino, ben più caratterizzante, si poteva “sacrificare”? La presenza dello chef al tavolo è sempre cosa molto gradita perché, di solito, i problemi di salute o allergie possono trovare rimedio… La soluzione proposta in alternativa è stata straccetti di filetto all'aceto balsamico… Almeno mi illudevo fosse così. Viene gentilmente chiesta la cottura: media per me e completa per mia moglie. Contorno? Crocchette di patate, servite in tutt'uno con il secondo. I passatelli asciutti, con ragù d'anatra, serviti con un bel piatto coperto per preservarne gli aromi, mi è piaciuto, e trovo anche bella l'idea di servire in asciutto i passatelli, che non vengono affatto diminuiti ma piuttosto esaltati: raccolgono bene il condimento, sposando i sapori senza perdere le proprie gradevoli caratteristiche organolettiche. Stiamo forse risalendo la china della professionalità? Un bel piatto, che finalmente coniuga l'apparenza con la sostanza, mi suggerisce che è così. Attendo con rinnovate aspettative il secondo. Questa volta il piatto è scoperto e gli straccetti in bella vista… si fa per dire, naturalmente, perché c'era davvero poco da vedere: cinque piccoli pezzetti di carne, tondeggianti e sottili. E la cottura? Cento misure un taglio solo! Identica per entrambe le portate, e in fondo fa bene il cameriere a non chiedere chi dei due avesse chiesto la cottura media (no comment). A discolpa dello chef, o se preferite ad aggravante della sua richiesta di precisare il tipo di cottura, i pezzi di carne, oltre che appena accennati, erano così sottili che non era facile adoprarsi per una cottura diversificata. Buone invece le crocchette e il pane. Per il bere ho scelto un buon lambrusco grasparossa “Pederzana”, ed anche in questo caso non è andato tutto come ci si aspetterebbe da un servizio che tenta di essere di buon livello: la bottiglia è arrivata al tavolo già aperta (stappata in un tavolo distante), prima che l'etichetta venisse mostrata per dar modo al cliente di confermare l'ordine. In una pizzeria/trattoria forse non l'avrei notato, ma in un ambiente così curato ci si attende anche un servizio curato. In effetti si trattava di un lambruso semisecco, che io di solito non gradisco. Non ricordo che fosse specificato nella carta dei vini (ma non è questo che conta), e si trattava della mia prima esperienza con un Pederzana, che forse lo fa solo così (anche se in rete ho trovato un'etichetta Pederzana Grasparossa senza scritta : semisecco), anche per questo è sempre di buon gusto mostrare prima la bottiglia, come mi è capitato tante volte. Il cameriere dopo averla aperta, tra l'altro, ha avvertito che era ad una temperatura troppo bassa… chiedendo se andava bene: anche qui idee poco chiare. Già dimenticato il dolce, a base di torta barozzi e crema di mascarpone: 35 euro a testa il conto finale, con tre caffè. Giudizio complessivo non soddisfacente, con un servizio inadeguato e portate discutibili, che ancor più stridono con le “ambizioni” esteriori del ristorante. Con altre pietanze forse saremmo stati più fortunati, e non è mia intenzione di certo confutare chi mi ha preceduto ed è rimasto contento. Il mio voto finale si riferisce alla mia esperienza di un singolo pasto. Come sempre non pretendo di esprimere un giudizio definitivo sul locale, che ha senza dubbio delle potenzialità e al quale spero che le critiche siano di stimolo.

8 commenti

gi
23/01/2008
grande falcon, mi dispiace proprio che tu abbia avuto una brutta esperienza al feudo, che io di solito consiglio, ma e' sempre un gran piacere leggere le tue recensioni, anche quando non sono positive (a proposito, il tuo primo "1 cappello" !) :)
gi
23/01/2008
dimenticavo.. una singolare vicissitudine con un altro locale? raccontaci presto!
Piggo
23/01/2008
Bravissimo falcon!! Una recensione decisamente controcorrente estremamente dettagliata e godibile, speriamo solo si sia trattato di una "serata no" come può capitare a tutti. Certo che consigliare un piatto all'interno di un menù già ristretto e non avere a disposizione tutti gli ingredienti per servirlo... e la bottiglia servita già aperta....
sangerronelmondo
23/01/2008
il maestro ha colpito ancora :) niente da dire bisogna solo imparare dalle tue recensioni caro falcon, questa si che è passione ;)
simonkio
23/01/2008
Complimenti come sempre falcon ... un vero "campano inglese". Io sarei andato giù un po' più pari vista l'esperienza. Invidio il tuo stile. Per il Pederzana riprova, sarai più fortunato: è un ottimo prodotto
g.falconline
24/01/2008
Caro simonkio, ti ringrazio. Questo pomeriggio ho già avuto modo di ringraziare di persona anche gli amici che hanno e solidarizzato con le mie riflessioni, e "compreso" la valutazione finale. Rispondo quindi al tuo graditissimo commento con estremo piacere. Ti sono molto grato del consiglio sul lambrusco, e ne terrò conto come ho fatto per le altre tue precedenti utili "dritte" :) Proverò ancora il Pederzana, che peraltro non mi è dispiaciuto (ed in effetti l'ho definito in partenza buono), magari alla giusta temperatura, consiglio che trova conferma anche nei giudizi di Corpicino. Grazie. NB Davvero simpatica e acuta la tua sottolineatura a proposito del mio approccio "anglosassone". In effetti molti dicono che sono un campano atipico, cioè poco incline alle "sceneggiate ", alcuni amici mi definiscono addirittura "svizzero" :) ma ce ne sono tanti come me, solo che essendo tranquilli facciamo meno notizia! :) :) Comunque c'è anche una radice emozionale che lo spiega. In effetti quando sono in compagnia il mio stato d'animo è così positivo che le contrarietà non sempre riescono a scalfire il mio desiderio di pace con il mondo :). Però, a rileggere la mia recensione, che ripercorre fedelmente l'accaduto, con lo stato d'animo di chi vive la serata ad ore, un pò mi inquieto... :) e allora aggiungo che nel conto finale di 140 euro in quattro (35 a testa) non vi erano quattro pasti completi (primo - secondo e dolce) perchè la mia amica non ha preso il secondo. In più a mia moglie, che da buona modenese aveva chiesto il coniglio, è stato risposto che mancava... :( Forse è meglio risalire la china della delusione e terminare con una battuta: invece di dire "è gradita la prenotazione" sarebbe meglio essere più precisi e dire "prenotate se no non mangiate" :) Con la convinzione che anche l'ironia rientri nella categoria delle critiche costruttive ti saluto. Ciao simonkio, grazie e a presto! :)
Funghetta
16/09/2008
ciao falcon...ho letto la tua recensione......precisa.....di classe.....un solo consiglio...tornaciiiiiiiiiiiiiiii! Ho saputo per vie traverse ( da un ristoratore di modena che li conosce....) ragazzi hanno letto il tuo commento e sono rimasti malissimo....ti aspettano per rifarsi alla grande.....un bacio stragrande....
g.falconline
22/09/2008
Cara Funghetta, prima di tutto mi scuso per il ritardo con cui rispondo al tuo commento. Sono stato fuori Modena per una settimana, senza internet, e ne prendo visione solo ora. Nei miei resoconti, specie se le cose non sono proprio andate secondo le mie aspettative, cerco sempre di essere dettagliato: 1) perchè chi legge possa farsi una sua idea della situazione vissuta; 2) per poter lasciare una testimonianza precisa che, senza alcuna presunzione, possa rappresentare un utile momento di riflessione per i ristoratori, verso il cui lavoro ho sempre il massimo rispetto. Sono sicuro che un episodio sfortunato possa sempre capitare, e i motivi possono davvero essere molteplici e meritevoli di rispetto. Ho piena fiducia del tuo giudizio, così come di quello dei tanti che alla Locanda del Feudo si sono trovati davvero bene. Raccolgo quindi con favore la tua esortazione e presto tornerò per una nuova visita... :) :) Grazie per la tua gentile segnalazione! :)
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