Consigliatissimo!! Scritta da
MarcoeSilvia Servizio:
Ristorante Spesa a testa:
72.00 Coperti:
1 1 commenti Finalmente, dopo averne sentito parlare tanto, arriviamo alla famosa cucina del museo (anche se non sono molte le recensioni su GM).
Riusciamo a prenotare all'ultimo, cosa rara poichè il locale è piuttosto piccolo. Ed infatti quando arriviamo vediamo che la sala è arredata bene, con dei begli acquarelli alle pareti e sui menù, ed una mini stufa a legna, vagamente liberty.
A onor del vero i tavoli sono un po' fittini, ed in pochi metri quadrati 25 persone circa risultano un filo rumorose.
Il menù èdiviso in due parti, Cucina tradizionale o creativa. Appena a tavola il titolare ci offre un bicchiere di buon Bellei, ed un piccolo entrée.
Iniziamo con un antipasto di salumi, che ci avevano caldamente consigliato, composto da prosciutto Modena Dop decisamente superbo (Silvia è di Parma, quindi un po' pretenziosa, ma è rimasta piuttosto estasiata), un salame artigianale squisito, ed un gnocco ingrassato da giù di testa.
Ordiniamo una bottiglia di Lagrein Gries, e qui abbiamo una caduta di stile del locale: per sbaglio (!) Silvia lo qualifica come "l'unico che c'è", ricevendo una risposta piuttosto secca circa il fatto che i lagrein sono tanti. Ora, a parte il fatto che sulla lista di Legrein Gries ce n'è uno solo (abbiamo ricontrollato), non ci sembra il modo, considerato il tono del locale.
A onor del vero noi siamo arrivati con grandi aspettative, e facendo molto il confronto con altri locali "di gamma", quindi forse eravamo piuttosto ipercritici... comunque il vino era decisamente superbo!!!
Iniziamo con degli gnocchetti integrali con fagioli neri ed una composta di zucca tirata a freddo, molto delicati, ed una lasagnetta di carciofi, piuttosto buona, anche se forse ancora un filo da migliorare.
Continuiamo con un filetto di cervo in salsa di mirtilli, che avresti voluto non finisse mai, mentre Silvia invece prende un'insalata di radicchio trevigiano con pancetta croccante, gustosa.
Fin qui la cucina è di ottima qualità, come le materie prime, anche se la creativitànon lascia a bocca aperta. Si tratta di buone, buonissime, rivisitazioni della cucina tradizionale, ma senza quella vena artistica che ti lascia sorpreso.
Come dolce prondiamo un gelato di crema con croccante ed aceto balsamico, ed un dolce al cioccolato con cuore caldo e una composta di albicocche e sherry. A questo associamo le sorprese della serata, ossia un Banyul francese per il secondo, ed uno strabiliante sherry spagnolo, denso e forte, che sembrava di mettere il naso dentro una cesta natalizia.
Caffè ottimo (equo e solidale), e un calvados di 15 anni per Silvia, ed un Armagnac per Marco. Indimenticabili, con un profumo inebriante giàtenendo il bicchiere sul petto. Bottiglie lasciate sul tavolo a nostra disposizione, come del resto tutte le bottiglie transitate durante la serata. Queste ultime due erano pure numerate, e di produzioni limitate e di nicchia.
Conto 144 Euro in due. Considerando che l'antipasto era per uno, così come i secondi... Il rapporto tra la qualitàed il prezzo sarebbe da tre cappelli, ma alcune note d'eccellenza, come i vini o i dolci, di una qualitàdifficilmente reperibile altrove, fanno optare decisamente per i 4 cappelli.
Ottimo!
1 commenti
14/02/2008
Ah, volevamo aggiungere un paio di cose... Il menù non prevede una differenziazione lui/lei: - spesso certi locali hanno dei menù senza prezzi per lei, partendo dall'assunto che venga cavallerescamente invitata. - recentemente in un'altro ristorante modenese abbiamo bevuto una bottiglia di buon sangiovese le grillaie. Circa 15 €. Il titolare ci aveva detto che al MUseo lo tenevano per 40 €... ed era proprio vero!!! Ma al proposito rimandiamo all'ottima recensione della Francescana fatta da mizoguccini