Recensione su Ristorante La Palmira San Terenzo - Lerici
visitato da g.falconline il 17.02.2008

Recensione su
Ristorante La Palmira
San Terenzo - Lerici

Visitato il 17.02.2008
Consigliatissimo!!
Scritta da g.falconline
Servizio: Ristorante

Spesa a testa: 21.00
Coperti: 1
4 commenti
La provincia di La Spezia è davvero unica, con le sue mille insenature di una costa frastagliata e scoscesa. Un susseguirsi di piccoli borghi marinari, oggi a forte vocazione turistica, che raggiungono il proprio apice con lo stupore che ci riservano le “cinque terre”, situate a ponente del capoluogo. Posto all'estremità est della baia di La Spezia vi è invece il comune di Lerici, il centro più importante della costa spezzina di levante, meno frequentata e pubblicizzata rispetto alle cinque terre, ma comunque bella. Da non trascurare che rappresenta anche il primo sbocco al mare che si raggiunge con l'autostrada Parma-La Spezia. Anche qui piccole baie con scogli e spiaggette si alternano, accudite da dolci colline, spiegando con argomenti inconfutabili all'ignaro turista come mai questi posti ricchi di fascino e incantesimo fossero amati da poeti e scrittori come Shelley, Byron, Petrarca, Montale … e alcuni recensori di GustaModena :) :) . Non a caso la baia di La Spezia, con alle due estremità Lerici e Portovenere, è conosciuta anche come il Golfo dei Poeti… San Terenzo è una piccola frazione sul mare, posta a ovest di Lerici, dominata da una piccolo ma ben conservato castello quadrangolare tardomedioevale. Il piccolo borgo marinaro dista circa tre chilometri dal centro, e si può raggiungere anche a piedi seguendo il lungomare. Consiglio in modo particolare questa passeggiata di avvicinamento al ristornate (anche perché parcheggiare lì è un'impresa), per arricchire di colori e profumi di mare le pietanze che vi verranno servite. Il locale si raggiunge percorrendo per un ventina di metri un'antica e stretta viuzza tipica dei luoghi, che parte quasi di fronte al mare. L'ambiente è piccolo, e non può che essere così, composto da due piccole sale arredate in stile marinaro. Il ristorante è situato al piano terra di un antico palazzo con soffitti a volte, le cui spesse mura concorrono a tenere fresco anche d'estate. All'occorrenza vi è anche un'ulteriore saletta più interna, nascosta ad un primo sguardo distratto, utile per piccole tavolate o per far fronte al pienone estivo. Nel Settembre dello scorso anno io e mia moglie abbiamo trascorso una settimana a San Terenzo, e siamo andati più volte a mangiare in questo ristorante rimanendo sempre piacevolmente sorpresi per i gusti proposti: genuini ed originali allo stesso tempo. Non a caso quindi abbiamo deciso di fermarci a mangiare lì per la nostra prima gita la mare del 2008, organizzata in compagnia dei nostri cari amici di Ferrara. La conduzione è familiare: padre e figlio in cucina, la madre e l'altro figlio servono i clienti. Tutti sono gentili e disponibili concorrendo, con l'ambiente, a dare all'insieme un'aria informale e alla buona. Lo chef Gennaro Eldi, di origine partenopea, ha rilevato il locale dopo aver fatto esperienza come cuoco a bordo delle grandi navi da crociera, conservando al ristorante il nome storico appartenente alla “rezdora” ligure che lo gestiva agli inizi del ‘900. Vicenda di vita quasi parallela a quello di un mio caro zio, gioviale napoletano residente per un certo periodo a Genova: cocktail man sui grandi transatlantici degli anni ‘60, mito della mia fanciullezza per le cinque lingue parlate e i francobolli portati delle isole Fiji. L'estate scorsa abbiamo assaggiato, sempre con estrema soddisfazione, buona parte del menù del ristorante, che peraltro segnala con trasparenza e correttezza le pietanze preparate con pesce fresco o surgelato (poche). Ricordavamo con favore tutte le portate, alcune anche singolari come le lasagnette tricolori ai frutti di mare, ma il piatto che abbiamo eletto all'unanimità a non plus ultra, e proposto ai nostri amici, è stato: spaghetti al cartoccio! Quattro porzioni abbondanti e fumanti servite in un unico grande vassoio, all'interno di carta stagnola. Un trionfo del gusto, con cozze, vongole, seppioline e scampi. Pasta accarezzata da un gustoso brodetto, facilitato nella sua formazione dalla cottura nella carta stagnola, che lascia nell'aria un profumo intenso di mare. Io e mia moglie, avendo la bocca piena :), ci siamo parlati e capiti con gli occhi: avevamo aspettato dall'estate scorsa questo momento! Come secondo abbiamo preso una tagliata di tonno, anch'essa interpretata in modo piuttosto inusuale, ma non per questo meno apprezzata. Le fette di tonno, rigorosamente crude al centro, erano accompagnate da un intingolo per niente facile a decifrarsi, ma che al gusto abbiamo ipotizzato essere formato principalmente da mandorle e foglioline di menta, davvero un accostamento intrigante con la tenera e dolce carne del tonno. I nostri amici di Ferrara hanno scelto come secondo alcuni assaggi normalmente previsti come antipasto, tra cui spiccavano: zuppetta di farro e gamberetti, polentina fritta di ceci con baccalà, spiedini di cozze e gamberi con crema di zucca e alici marinate (deliziose :) ) . Per terminare abbiamo preso tre sfogliatine calde con ripieno di mela, guarnite con cioccolato fuso. Il conto finale merita una notazione particolare, per sottolineare in primo luogo che il ristorante non fa pagare il coperto. Sarà anche vero che l'ambiente non è arioso, considerate le sue dimensioni, ma non si può certo dire che le sedute non siano comode ed i tavoli abbastanza ben distribuiti nelle due salette esterne. Si tratta in ogni caso, a prescindere dalle eventuali motivazioni, di una scelta davvero apprezzabile e da imitare, che a mio giudizio testimonia anche la passione che anima tutta la gestione del locale. Quando non è molto affollato, lo chef si intrattiene volentieri a parlare del più e del meno con i clienti, e traspare dalle sue descrizioni tutto l'amore per il suo lavoro. Veniamo al momento tanto atteso: per quattro primi, tre secondi, tre dolci più tre bottiglie d'acqua (niente vino col pomeriggio in auto da affrontare) totale 84 euro, cioè 21 euro a testa! Anche ad aggiungere del vino di qualità… Mangiare del buon pesce a due passi dal mare, anche discretamente elaborato, per un prezzo così… Sulla strada di casa abbiamo ringraziato il bel sole caldo che ci ha accolto ed accompagnato in questo esordio marino del 2008, il clima asciutto e il cielo terso della costa ligure, tanto vicino e insieme tanto lontano dalla mia amata Salerno.

4 commenti

g.falconline
07/03/2008
Scusate... ma non pensavo di aver scritto tanto... e mi è già capitato! Prometto: la prossima volta pubblico solo la copia della ricevuta... ! ;) PS Giuro! secondo me gi ha stretto la pagina per farla diventare più lunga.... :)
gi
07/03/2008
:) non ho stretto, anzi, come sempre, la trovo piacevolissima!
erikacarpi
24/05/2010
ciao falco! ci sei tornato l'estate scorsa? merita ancora? me lo segno ;)
g.falconline
25/05/2010
Ciao Erika!! Come rapporto qualità prezzo, ed originalità di alcune portate, continuo a considerarlo meritevole. Di recente non ci siamo stati, anche se siamo passati per la stradina e la gestione è sempre la stessa. Abbiamo mangiato molto bene anche al Nettuno, http://www.gustamodena.it/visite.php?cod=3093 che si trova a due passi, proprio sul lungomare. In conclusione S.Terenzo merita una gita, e non solo dal punto di vista gastronomico! :)
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